Dopo alcuni mesi di incessanti pressioni da parte dei Comuni, delle parti sociali ed anche ad opera dello stesso Partito Democratico, che non ha mai fatto mancare il proprio sostegno verso gli Amministratori locali ed il mondo del lavoro, salutiamo positivamente l’approvazione del decreto legge con il quale il Governo ha deciso, finalmente lo sblocco della prima parte dei 40 miliardi di risorse con i quali pagare i debiti della Pubblica Amministrazione e l’allentamento del patto di stabilità per liberare alcuni miliardi di euro che sono giacenti nelle casse dei Comuni (se questi soldi inutilizzabili si sono accumulati nelle casse dei Comuni lo dobbiamo alle regole interne che lo stato centrale si è dato).
Una gabbia, quella del Patto, che ha frenato, rendendo di fatto irrealizzabili, proprio gli investimenti nelle piccole opere pubbliche, quelle che si fanno davvero e che sono fondamentali per dare vitalità alla ripresa economica ed alzare la qualità della vita dei cittadini. Infine, ma non per importanza, ha emesso un provvedimento grazie al quale è stata fatta almeno chiarezza sul fronte della nuova tassa “Tares”.
Il rinvio del saldo sulla Tares, perché di questo alla fine si tratta, ha un duplice vantaggio: da un lato attesta che è lo Stato ad incassare la sovrattassa e non i Sindaci che, in obbligo di legge, la mettono. Infatti la maggiorazione prevista dalla Tares di 30 centesimi a metro quadro sarà versata nel mese di dicembre direttamente allo Stato; dall’altro permette di non mandare in emergenza rifiuti la gran parte delle città, di fronte alla probabile crisi di liquidità per aziende e Comuni che potranno nel frattempo utilizzare le precedenti modalità di riscossione ( Tarsu, Tia).
I provvedimenti approvati sono la prima risposta per un’inversione di rotta sul fronte della crisi e della ripresa economica sui quali il PD da tempo esercitava una forte e costante pressione.
È chiaro che, nonostante lo stallo politico a cui il Paese è attualmente sottoposto, questa è la strada su cui proseguire per dare concretezza alla nostra proposta politica.
Coordinamento Provinciale PD Arezzo
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per dovere di informazione il PD ha presentato una mozione a firma Guerra e Braga con cui si chiede la protoga al primo Gennaio 2014 dell'entrata in vigore della TARES. Il Popolo della Libertà ha presentato una mozione a firma dei senatori Luigi d'Ambrosio Lettieri, Amoruso, Caliendo, Perrone, Bruno, Tarquinio, Cassano, Iurlaro, Mandelli, Galimberti, Liuzzi e Bruni che impegna il Governo su tre opzioni: abrogazione della Tares, slittamento al 2014, o ridefinizione delle scadenze delle rate di pagamento. «La disciplina relativa alla Tares, a seguito delle modifiche introdotte con la legge di stabilità per il 2013, evidenzia alcune contraddizioni che richiedono un'attenta ed approfondita valutazione e l'adozione di urgenti interventi correttivi...
Lo slittamento della prima rata del versamento della Tares al 1 luglio 2013 non è coerente con l'impianto normativo della Tares, che impone la copertura dei costi relativi al servizio di gestione dei rifiuti urbani e dei rifiuti assimilati avviati allo smaltimento. In assenza di adeguati correttivi non e' verosimile che i pagamenti dovuti ai gestori del servizio di igiene urbana possano procedere con normale cadenza, in assenza dei flussi finanziari derivanti dalle prime due rate del tributo, tradizionalmente incassate nel corso del primo semestre dell'anno»