Dopo alcune dichiarazioni e commenti di esponenti del PSI ci corre l’obbligo di fare chiarezza su quanto accaduto con il Psi.
Dopo la scelta del nome di Francesca Basanieri, accolta ufficialmente con favore anche dal PSI, abbiamo aperto tavoli di lavoro con le forze che avevano governato con noi negli ultimi 5 anni per condividere programma e priorità in vista delle amministrative.
Come lo stesso PSI aveva scritto in un comunicato, questi confronti dovevano basarsi, citiamo testualmente, “su tematiche e proposte di rinnovamento politico culturale e amministrativo, tutto ciò a partire dal cambiamento che la scesa in campo di Renzi ha portato nel PD con le primarie e costretto tutte le forze politiche del Centro Sinistra a confrontarsi con tematiche riformatrici nuove. […] noi riteniamo che non ci sia più spazio per accordi elettorali di vecchia maniera (per spartizione di poltrone) ma accordi politici tra i partiti in cui prevalga prima di tutto l’interesse generale dei cittadini.”.
Purtroppo nelle successive riunioni le buone intenzioni sono state smentite.
In ogni caso, come da loro richiesto, abbiamo atteso per ben due mesi che concludessero la lista PSI in appoggio alla candidatura Basanieri fino a che, nell’ultima riunione, da noi sollecitata, sono state fatte richieste molto diverse da quelle descritte nelle loro dichiarazioni (i.e. due candidati socialisti nella nostra lista con la garanzia che uno di questi diventasse Presidente del Consiglio).
La proposta del PSI è stata sottoposta, poi, al voto dell’Unione Comunale che, ricordiamo a tutti, è sovrana in tutte le scelte che riguardano il Partito e pertanto nessuna “teleguida” sarebbe stata efficace. Per la cronaca l’Unione Comunale ha compattamente votato no alle loro richieste e di ciò siamo orgogliosi.
Capiamo che prendere decisioni in maniera condivisa e democratica può non essere compreso da alcuni esponenti e partiti politici ma fa parte del DNA del Partito Democratico. Il PD in questi anni si è comportato sempre in maniera corretta con il Geom. Petti mantenendolo in Giunta anche se non era più rappresentativo delle forze interne al Consiglio Comunale e dando copertura politica alle sue scelte amministrative su settori importanti quali raccolta differenziata e politiche ambientali. Questa correttezza è stata ripagata con un’alleanza innaturale quanto incomprensibile con l’UDC (anche se sappiamo che questo ha provocato forti lacerazioni all’interno del Partito Socialista cortonese) portando avanti la candidatura di Petti come Sindaco, che di rinnovamento ha ben poco dato che, a vario titolo, ha amministrato il Comune per oltre 30 anni.
In ogni caso, anche nella remota ipotesi di ballottaggio, che noi siamo certi non si verificherà, assicuriamo a tutti che continueremo sulla nostra linea che è quella di non fare accordi di poltrone né con il PSI né con altri con la profonda convinzione che il rinnovamento significa anche e soprattutto rottamare queste pratiche da vecchia politica. Avremo sicuramente meno alleati ma potremo continuare a guardare la nostra gente negli occhi.
Partito Democratico Cortona