Dopo la presentazione del Libro sulla moglie del Duce, arriva a Castiglion Fiorentino la biografia di Giorgio Almirante, storico segretario del MSI. Noi non abbiamo paura dei libri, quello che ci spaventa in questa vicenda è il tentativo di dividere la gente di Castiglioni, di provocare una reazione scomposta da parte delle forze che si richiamano all’antifascismo e alla Resistenza.
Non cadremo in questa trappola seminata da un assessorato alla cultura che mostra tutti i suoi limiti e da un’Istituzione Culturale ed Educativa Castiglionese ridotta a un “pied à terre” per occasionali iniziative ideologiche.
Le polemiche senza senso non ci interessano. Abbiamo, infatti, il massimo rispetto per coloro che, come l’autore del libro, s’impegnano su di un terreno difficile e per certi versi controverso.
Meglio sarebbe stato, come avvenuto da altre parti, che la riflessione su figure come quella di Almirante, che hanno fatto la storia di questo paese, passasse attraverso un confronto di posizioni e culture diverse. Ma sappiamo di chiedere troppo a un Assessore che usa il suo ruolo pubblico, pensando di essere furbo, per dare uno zuccherino a quelle fasce di estrema destra che hanno sostenuto in campagna elettorale quest’Amministrazione. Per di più se l’Assessore avesse avuto voglia di leggerlo e non limitarsi alla copertina, si sarebbe reso conto che quella biografia non è proprio “tenera” nei confronti di certe posizioni, a cominciare dall’antisemitismo.
Per questo motivo il libro, sicuramente interessante, giacché pone sotto la lente un pezzo di storia italiana fin troppo bistrattata, come la prima repubblica, avrebbe meritato un altro trattamento che non essere utilizzato con l’intento di dividere.
A questo proposito ricordiamo che in altri comuni la presentazione della biografia di Almirante è stata curata da Associazioni Culturali e non direttamente dalle Amministrazioni, anche se di destra. Quelle Amministrazioni, compresa quella di Arezzo, hanno mostrato un grado di sensibilità ben più alto dei nostri governanti locali, che ancora non si rendono conto di dover rappresentare tutta la popolazione e non una sua parte. Un’altra occasione persa da Agnelli & C.
PD CASTIGLION FIORENTINO