Il Partito Democratico di Castiglion Fiorentino ha da sempre seguito con grande interesse l’evolversi della questione che vede coinvolta la riconversione dell’ex zuccherificio Eridania-Sadam, ritenendo prioritaria sia la salvaguardia della salute dei cittadini che le possibili ipotesi di sviluppo per il nostro territorio, in modo coerente e libero da qualunque coinvolgimento di natura diversa da quella che attiene al legittimo campo d’azione di un partito politico serio che vuole ed ha il dovere di interessarsi a tutto ciò che riguarda la comunità in cui opera.
Proprio per questi motivi, in occasione dell’inchiesta pubblica, quando è stato possibile, abbiamo voluto far arrivare alcune richieste all’azienda proponente PowerCrop, con la speranza che le risposte che ci verranno fornite, e di cui daremo conto pubblicamente, possano in qualche modo aiutare il dibattito apportando un fattivo contributo per la soluzione di una questione, quella della salute e della sviluppo del nostro territorio, in cui da sempre sosteniamo che non possono essere commessi errori e si debba avere un profilo di grande attenzione e sensibilità. Di seguito riportiamo i quesiti che l’Unione Comunale del Partito Democratico di Castiglion Fiorentino ha presentato:
1) Considerata la ricerca avente per titolo CENTRALI A BIOMASSE : PROBLEMATICHE AMBIENTALI E SANITARIE DERIVANTI DALL’USO DELLE BIOMASSE COME FONTI DI ENERGIA. VALUTAZIONE DEI MEDICI DI MEDICINA GENERALE DELL’IMPATTO AMBIENTALE E DELLE RICADUTE SULLA SALUTE UMANA DOVUTE ALLA REALIZZAZIONE DI PIU’ POLI ENERGETICI INDUSTRIALI COSTITUITI DA CENTRALI A BIOMASSE CHE USANO OLII VEGETALI IN VAL DI CHIANA, ricerca mai contesta dall’azienda proponente. Vista la valutazione dei medici ISDE del prof. Franco Valerio, nonché le affermazioni del Dottor Lucioli e del dottor Guida intitolate OSSERVAZIONI AL PROGETTO SULLA CENTRALE A BIOMASSE DI CASTIGLION FIORENTINO. Considerato che ognuno di questi studi giudica il progetto in questione dannoso per la salute umana. Premesso che a nostro avviso il criterio della tutela della salute viene prima di ogni altra considerazione di natura tecnica e/o urbanistica siamo dell’avviso che l’azienda debba rispondere compiutamene alle obbiezioni sollevate in tema di salute pubblica da medici e professionisti del settore. Chiediamo dunque a PowerCrop quali sono gli elementi che può addurre per tranquillizzare la popolazione rispetto alle ricadute sulla salute.
2) Chiediamo a PowerCrop di rispondere con chiarezza sul tema dell’impatto dei mezzi destinati al trasporto della materia prima da destinare alla eventuale centrale. In altre parole quanti camion verrebbero movimentati ogni giorno, e quali sarebbero le direttrici di rifornimento del combustibile destinato alla centrale.
3) Chiediamo a PowerCrop se ad oggi esistono accordi di filiera locale per la fornitura della materia prima destinata alla centrale e se esistono con chi sono stati siglati.
4) Chiediamo a Power Crop se corrisponde al vero che la centrale verrebbe realizzata con cospicui finanziamenti comunitari
5) Chiediamo a PowerCrop se ha mai messo in cantiere uno studio sul possibile utilizzo del calore prodotto dalla centrale (cogenerazione) per eventuali altre iniziative imprenditoriali. E se sia possibile la fornitura point to point a prezzi di favore per altre aziende che dovessero insediarsi nella zona.
6) Chiediamo a PowerCrop quali sarebbero le ricadute occupazionali dirette e quelle prodotte dall’indotto.
7) Chiediamo a PowerCrop come intende smaltire le ceneri residue della combustine del panello e della granella.
8) Chiediamo a PowerCrop i tempi di realizzazione dell’impianto, quanto manodopera sarebbe necessaria nella fase della realizzazione e se è previsto il coinvolgimento della imprenditoria locale.
9) È intenzione dell’azienda attivare forme di comunicazione in questa fase e successivamente, post insediamento, di continuativa transparency policy aziendale?
In chiusura, proprio per testimoniare la coerenza con la quale abbiamo sempre cercato di approcciarci alla questione della riconversione dell’ ex Zuccherificio, ci sia concesso di evidenziare alcune anomalie che sottoponiamo all’opinione pubblica perché possa trarne le proprie valutazioni; è abbastanza singolare che un professionista che fino all’altro giorno ha lavorato al Piano Strutturale di Castiglion Fiorentino dichiari, citando con dovizia norme e leggi, la impossibilità “pratica” a realizzare la centrale. Sorge spontaneo domandarsi perché fino a quando ha lavorato al piano strutturale non abbia mai sollevato dubbi o perplessità in proposito. Tanto più che, da come ci risulta, lo stesso ha partecipato ad incontri in regione, oltre che nella sede comunale in cui questo argomento è stato a lungo dibattuto. Sarebbe stato suo preciso dovere mettere gli amministratori sull’avviso che il progetto, al di là degli aspetti strettamente sanitari e ambientali, contrastava con le norme che presiedono alla programmazione urbanistica.
Queste sue affermazioni contrastano con nettezza con le cose che lo stesso professionista ha contribuito ad elaborare nel piano strutturale.
Citiamo ad esempio quanto è riportato a pag. 6 della relazione illustrativa del Piano Strutturale in cui è scritto a chiare note che “Per quanto riguarda il produttivo il P.S. ipotizza nuovi sviluppi per un totale di mq. 110.00 di SUC da incrementarsi di mq 55.000 individuabili lungo il tracciato viario della strada della Misericordia in direzione del raccordo stradale”. Il documento è del 2011 non di cento anni fa. Dopo due anni qualcuno la pensa in maniera completamente diversa e sarebbe interessante capire il perché.
Per maggior chiarezza occorre dire che uno dei tecnici incaricati, nella fattispecie l’architetto Bigi, a differenza degli altri due professionisti che facevano parte del team dei progettisti, ha sempre sollevato dubbi personali sulla realizzazione della centrale anche se poi alla fine ha firmato sia il PS che il Regolamento Urbanistico, compresa la relazione illustrativa.
Fermo restando che è legittimo il poter cambiare opinione su determinate questioni, crediamo ci si debba interrogare sul perché questo avvenga solo oggi, ossia quando l’incarico per il PS è cessato e come mai vengano sollevati tanti dubbi e contrarietà. Sarà un caso?
Unione Comunale Partito Democratico – Castiglion Fiorentino
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