n questi giorni sono numerosi i contatti nelle frazioni; un gruppo di Cittadini di Montecchio, in particolare, ha mosso degli appunti circa la condotta del candidato Sindaco di “Rinnovamento per Castiglioni” Luigi Bittoni, in merito al Complesso di Riccardi. Le domande sono due. La prima: qual è la verità sulla questione del complesso Riccardi? La seconda: se, malauguratamente, Bittoni vincesse le elezioni, avrà lo stesso modus operandi fallimentare che ha avuto con Riccardi?
La vicenda è nota sia ai cittadini di Montecchio, sia a tanti giovani che, purtroppo, sono rimasti disoccupati.
Il complesso di Riccardi nella frazione di Montecchio, è stato ristrutturato pochi anni fa, con un finanziamento pubblico davvero rilevante, circa 500.000 euro. Gli obiettivi erano quelli di lanciare una struttura destinata al turismo sociale a basso costo finalizzata all’inserimento lavorativo di soggetti svantaggiati. Collaborarono al progetto l’Ente Serristori (di cui Bittoni, su nomina di Brandi, era ed è ancora Presidente) e una Cooperativa sociale.
La Cooperativa si occupava delle persone diversamente abili, con il fine di un inserimento lavorativo tale da essere valorizzati nel rispetto della loro diversità. Con le rette dell’alloggio venne pagato il personale ed i servizi della struttura.
L’Ente Serristori guidato dal Presidente Bittoni, al contrario, nulla fece pensando di aver già fatto tutto: negò, quindi, l’attivazione di un sito, di una segnaletica adatta; non pubblicizzò, né fece pubblicizzare, l’attività così che tutto finì in un binario morto lontano dai percorsi turistico-sociali, nonostante la buona volontà degli operatori.
Non solo nei mesi successivi il personale non venne valorizzato, ma nessuno poté accedere alla struttura che pure aveva ottime potenzialità.
Quando la Cooperativa, per proprie criticità, non riuscì più garantire la presenza delle persone diversamente abili in quella struttura, venendo meno alla mission del Complesso Riccardi la soluzione fu drastica: licenziare tutto il personale chiudendo “baracca e burattini”.
Una grande opportunità gettata alle ortiche e con essa numerose risorse pubbliche e legittime aspettative private.
La questione, dunque, nasce spontanea: perché Bittoni lasciò morire l’iniziativa? Perché 500.000 euro di denari pubblici furono sprecati? Perché non si fece di tutto per dare a quelle persone diversamente abili un luogo di crescita, una stabile prospettiva occupazionale, realtà così importante a Castiglioni?
Il Complesso Riccardi è un esempio di come Luigi Bittoni non sia all’altezza, ne politicamente, ne amministrativamente, delle sfide solidali e di sviluppo a cui la comunità Castiglionese.
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