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Patto per Castiglioni: “All’indice su Corriere della Sera e Ballarò, e in Consiglio si tartassano i cittadini”

La passività con la quale Bittoni e la sua Giunta stanno affrontando il dissesto, mostra in maniera inequivocabile la loro continuità politica e amministrativa con chi li ha preceduti, loro sodali di partito. Nell’ultima seduta Consiliare, del 9 ottobre u.s., infatti, si è avuto ulteriore esempio di come la volontà di Bittoni sia quella di scaricare sui castiglionesi l’intero e pesante fardello economico del dissesto, senza, peraltro, attribuire ai veri artefici di tale malgoverno, anche attraverso azioni legali a tutela della città come unanimemente chiesto dai gruppi di opposizione, le responsabilità di quanto accaduto.

Tutto è volto a dare copertura politica a quei dati, già giudicati inattendibili dall’ispezione ministeriale, che vengono riallocati nelle poste di bilancio senza indagine alcuna circa la loro effettiva corrispondenza con la realtà, così come, peraltro, costretto ad ammettere il Bittoni medesimo con la definizione, data ai consiglieri di Opposizione, di ” bilancio puramente ideale “.

Il Gruppo Patto per Castiglioni si dichiara amareggiato dalla mancanza di trasparenza nel metodo adottato, così come dalla totale carenza di disponibilità a fornire dati precisi sull’indebitamento da parte di Bittoni.

L’aver votato a maggioranza le correzioni ad un preventivo di bilancio di un anno già concluso, il 2011, è sicuramente indicativo circa i metodi che, senza soluzione di continuità, gli amministratori del PD hanno da sempre adottato per formulare tali atti.

Vale la pena segnalare, tuttavia, da una parte il sistematico silenzio e la metodica assenza dalle votazioni del Consigliere Fabianelli, Vice-Sindaco pro-tempore; dall’altra, la volontà di Bittoni di bloccare i suoi portavoce ufficiali e più fervidi sostenitori, ovvero il Segretario PD Aurilio ed il “chiarissimo” Consigliere Chianucci: forse anche tra le fila della maggioranza non c’è poi tutta quella tranquillità che spavaldamente si vuol esibire.

Ai Castiglionesi, tuttavia, non rimane che farsi carico delle “cambiali” firmate per almeno cinque anni da Bittoni per conto loro, attraverso atti irrevocabili, quali la determinazione dell’aliquota IMU ai massimi livelli, senza alcuna volontà di ricercare quelle soluzioni alternative o quegli spazi per  possibili graduazioni che, anche in comuni dissestati, sono previsti dal TUEL, in modo da restituire, almeno, un minimo di equità sociale all’interno della comunità castiglionese.

Aver letto, infine, il Corriere della Sera di sabato scorso, ed aver visto il nome della nostra città inserita nella lista dei 37 comuni “falliti” (così era scritto), con tanto di cartina che attestava l’unicità in Toscana e nel Centro Italia, è una cosa che, da Castiglionesi, ci ha dato davvero fastidio.

La notizia giunta in Consiglio Comunale e nonostante gli evidenti danni di immagine che il dissesto sta provocando, ha incontrato qualche consigliere del PD che senza la minima vergogna e malgrado tutto, ha provato a far dei distinguo, tentando inverosimili difese. La già avvilente giornata del 9 di ottobre è finita ancor peggio, quando a Ballarò, noto programma televisivo di Rai 3, è stato nuovamente battuto e dibattuto l’argomento con tanto di servizio e di relativa citazione.

Se a tutto ciò aggiungiamo anche i risultati della seduta consiliare, pare “ché la diritta via era smarrita” a questa Amministrazione, e la citazione Dantesca non è un caso, visto il girone infernale a cui si condannano i Castiglionesi dopo quanto approvato da Bittoni e dai suoi Consiglieri.

Gruppo Consiliare

Patto per Castiglioni – Angelo Tanganelli Sindaco

Michele Lupetti

Colui che nel lontano 2006 ideò tutto questo. Fondatore e proprietario di ValdichianaOggi, dopo gli inizi col blog "Il Pollo della Valdichiana". Oltre a dispensare opinioni sulle cose locali è Beatlesiano da sempre (corrente-Paul Mc Cartney), coltiva strane passioni cinematografiche e musicali mescolando Hitchcock con La Corazzata Potemkin, Nadav Guedj con i Kraftwerk. I suoi veri eroi, però, sono Franco Gasparri, Tomas Milian, Maurizio Merli, Umberto Lenzi... volti di un'epoca in cui sarebbe stato decisamente più di moda: gli anni '70

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