Partito 20 giorni fa per l’America torno in un Paese diverso, profondamente cambiato, Migliore direi: in queste ultime settimane si è materializzato quel cambio di vento politico da diverso tempo auspicato. I risultati delle elezioni amministrative e dei referendum hanno segnato l’inizio di una nuova Italia, in cui l’arroganza e lo scontro dialettico vengono soffocati da un’aria nuova ricca di speranza, valori e moralità. Per chi governa invece è stata una sonora sconfitta, inevitabile per come si è governato in questi anni il Paese, riducendo l’agenda politica alle questioni private di una sola persona mentre l’Italia viveva condizioni economiche sempre più difficli e si diffondeva tra la società un degrado morale e senso di impunità senza precedenti.
E’ stato paradossale assistere ad un governo che non è riuscito a sostenere e mettere la faccia sulle proprie leggi nei referendum ma si è appellato all’astensionismo per impedire che venisse raggiunto il quorum o addirittura legiferando ad hoc in Parlamento per cercare di evitare il referendum come è avvenuto con la pseudo legge sul nucleare.
Un governo serio non avrebbe dovuto aver paura dei propri elettori e del suo popolo, questo tante volte evocato dal premier nella sua sfida continua tra giustizia e politica, ma il problema vero era come riuscire a giustificare il ritorno al nucleare quando tutti i Paesi occidentali lo stanno dismettendo oppure difendere il legittimo impedimento quando i processi in Italia per vedere una conclusione impiegano almeno 10 anni.
Una riflessione inoltre è d’obbligo anche sull’Alternativa a questo governo che finalmente si è concretizzata: infatti finora non era bastata l’inadeguatezza del governo per avere la fiducia degli italiani ora invece il Paese sa che si può voltare pagina e impedire questo declino perché c’è un’ opposizione seria e responsabile che ha sempre messo nella propria agenda i problemi reali del Paese e non ha mai confuso l’interesse personale con quello generale.
E di questo il grande merito è del Partito Democratico, troppo spesso attaccato e mistificato quando invece risulta essere la forza baricentrica riformista di riferimento e a cui è necessario appellarsi per veder nascere un nuovo Paese.
Ultima riflessione è sul grande movimento giovanile che si è messo in moto in queste settimane e che la politica deve assolutamente recuperare e farne tesoro: credo che il PD in particolare possa e debba essere l’interlocutore naturale di questo mondo che fa della difesa dell’ambiente, della legalità e del lavoro le proprie battaglie principali e sono sicuro che su queste basi sia a livello nazionale che locale si possa dar vita a importanti progetti e idee.
Il segretario comunale PD Cortona Andrea Bernardini