Come sempre il PCL si presenta con una lista autonoma in opposizione al centrosdestra e al centro sinistra con il proprio simbolo e i propri candidati, non ci nascondiamo dietro liste civiche, contenitori di tutto e di nulla. Siamo un partito che si autofinanzia quindi non riceve nessun finanziamento nè dallo stato nè da ricchi industriali nè da ricchi condannati per frode fiscale o comici milionari.
Proprio sui principi di coerenza, trasparenza e chiarezza ci presentiamo per amministrare il comune di Castiglion Fiorentino per cambiare in modo radicale il modo di amministrare e di confronto con i cittadini.
Il nostro programma in sintesi :
Sarò molto sintetico, è inutile promettere la luna, quando si è consapevoli delle difficoltà economiche in cui versa il nostro paese. I punti principali del nostro programma sono:
– fare chiarezza sulla questione del dissesto e valutare, di conseguenza qual è la reale situazione finanziaria dell’amministrazione;
-organizzare incontri periodici con la popolazione per conoscere le problematiche di tutto il territorio ;
– valorizzare il centro storico e, in particolare i beni artistici e culturali ;
– potenziare la raccolta differenziata dei rifiuti che, così com’ è gestita ora, ci sembra molto limitata e soprattutto organizzata male (vedi l’esposizione di sacchi, per ore, fuori delle abitazioni del centro storico , immagine poco decorosa );
– aprire il territorio e le sue strutture a iniziative culturali (teatro, musica, mostre di vario genere).
In questa fase di grande crisi economica, pensiamo che la Castiglion Fiorentino del futuro possa e debba puntare sul turismo e sull’agricoltura di qualità.
La macchina comunale potrà essere resa più efficiente solo riuscendo ad instaurare un rapporto di fiducia, di cortesia e di trasparenza, nei rapporti fra amministratori, dipendenti e cittadini, cercando di velocizzare e snellire al massimo la burocrazia .
Per quanto riguarda il centro storico, la nostra filosofia è quella di rivitalizzarlo, cercando di creare iniziative di tipo culturale di spessore, in modo da incentivare il turismo, che si riversa nella vicina Cortona, ad interessarsi e a venire a visitare anche il nostro paese.
La pedonalizzazione del centro storico pensiamo debba essere uno dei passi, per renderlo più vivibile, ma per fare questo, bisognerebbe agevolare il parcheggio delle autovetture al di fuori delle mura cittadine, senza penalizzare i cittadini con balzelli di vario genere e, comunque, pensiamo debba essere concordata con i cittadini e i commercianti, che risiedono ed hanno le loro attività nel centro storico stesso.
Riguardo al Maggio Castiglionese, è una manifestazione che, così com’è stata realizzata fino ad ora, è solo destinata a morire; andrebbe connotata in modo diverso, ad esempio organizzando una mostra legata ad un settore specifico , non generico, magari legato alle nuove tecnonogie o alle fonti energetiche alternative, collegandola con convegni e dibattiti di approfondimento e facendo sì che possa diventare un’attrattiva anche per persone al di fuori del nostro territorio.
Per quanto riguarda il teatro Comunale, pensiamo innanzitutto che, essendo una struttura pubblica, debba essere aperta ai cittadini (chi volesse sperimentare, ad esempio, musica, teatro ecc. ecc.), questo si potrebbe realizzare anche grazie all’apporto tecnico e culturale di molte persone competenti, già presenti nel territorio Castiglionese.
Sulla questione parcheggi, riteniamo che non ci fosse bisogno di istituire un numero così elevato di parcheggi a pagamento anzi, secondo noi, nelle zone dove c’è un reale bisogno di ricambio di soste, sarebbe stato più adeguato istituire la sosta con disco orario, con un controllo adeguato da parte della Polizia Municipale .
Riguardo alle aziende partecipate, da sempre abbiamo una posizione molto chiara : sosteniamo che la gestione dei servizi in genere, sia del tutto pubblica. Il nostro è un no netto a qualsiasi tipo di privatizzazione (acqua, rifiuti ecc. ecc.).Le partecipate sono un inganno, perchè a prendere le decisioni importanti è sempre la parte privata, la parte pubblica fa solo da stampella ai profitti dei soliti noti.
Le famiglie in difficoltà vanno sostenute, facilitandole nell’accesso ai servizi e con la riduzione o l’abolizione di tasse e balzelli vari, ma sopratutto, e questo riguarda le famiglie che hanno persone disabili, istituendo serviz idi assistenza sia nella scuola che nella quotidianità .
Per quanto riguarda le frazioni, penso che occorra usare il metodo che ho già citato, cioè l’ascolto dei cittadini, per percepirne le emergenze e i bisogni e valutare insieme il da farsi . La cosa certa è che le frazioni debbano essere considerate, tutte nello stesso modo , fornendo servizi e risposte uguali per tutti.
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