Il futuro delle Province è quello delle istituzioni locali e dei servizi resi ai cittadini. Purtroppo, in questa vicenda che ha visto l’esito positivo dell’autonomia di Arezzo, tutto è stato affrontato, fin dall’inizio, con troppa fretta e superficialità. Non si è voluto considerare, fino in fondo, che siamo di fronte non ad un piccolo aggiustamento ma alla questione fondamentale del riordino istituzionale. Un tema particolarmente delicato, tenuto conto che la stabilità delle Istituzioni e la loro efficienza sono tanto più necessarie in una fase di crisi come quella in cui siamo ancora immersi. Prevedere la decadenza delle Giunte provinciali il 31 dicembre 2012, quindi tra meno di 2 mesi, è un errore. Come sarà possibile, in un tempo così breve, trasferire le competenze e garantire l’efficienza dei servizi? Pensiamo soltanto alla formazione, alle politiche attive del lavoro, alla gestione delle crisi aziendali…
Il problema, ovviamente, non è di difendere ruoli e posizioni ma di porsi una domanda: come sarà possibile organizzare e gestire i servizi con un’azione così repentina? Difficile capire quale incidenza avranno i “risparmi” così ottenuti nel bilancio dello Stato. Più facile, invece, comprendere quali problemi gestionali ed organizzativi comporterà la scomparsa di un’intera giunta con l’eccezione del Presidente. Operazione da condurre in meno di sessanta giorni quando sarebbe stato logico e naturale attendere la fine del mandato amministrativo.
Già il meccanismo di riduzione delle Province aveva ed ha comportato seri problemi. Adesso si corre il rischio di aggiungere danno a danno, scegliendo una strada fatta di compromessi che non rappresentano certo una mediazione innovativa e utile ai cittadini. I “risparmi” che saranno ottenuti con la cancellazione burocratica delle Giunte saranno pagati dai cittadini in termine di messa in discussione dell’organizzazione complessiva del sistema dei servizi garantiti dall’Amministrazione provinciale.
Auspico, quindi, che il Governo accetti il confronto parlamentare, valuti le osservazioni che stanno emergendo e non “blindi” il suo provvedimento con il voto di fiducia.
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E se il Governo ponesse la fiducia al provvedimento, Lei come vota?
E se venissero eliminate con ddl tutti i consigli provinciali (INUTILI) lei Onorevole come voterebbe tale provvedimento?