Sarebbe interessante raccogliere in un elenco tutti i casi di corruttele, peculati, truffe, associazioni a delinquere e ladrocini vari che hanno coinvolto la nostra pubblica amministrazione negli ultimi dieci anni. L’elenco poi dovrebbe essere distribuito gratuitamente a tutti i cittadini, compresi quei milioni che non ce la fanno a dare da mangiare ai propri figli.
In questo modo si riuscirebbe senza dubbio a far capire meglio le parole del procuratore di Roma che definisce “deprimente” l’ultima inchiesta in ordine di tempo che vede coinvolti i vertici di Anas e numerose ditte costruttrici.
Per costoro la mazzetta non era altro che ordinaria amministrazione, inevitabile in un paese come l’Italia. La magistratura fa il proprio lavoro si sa, nessuno di noi italiani è un santo si sa, ma i corrotti sono troppi e dappertutto così come sosteneva il quotidiano NYT tempo fa e cioè che in Italia non esiste un lembo di terra sottratta al potere della mafia e al malaffare. Perché mafia e corruttele sono ovunque sia nelle piccole amministrazioni sia nelle grandi e con le leggi oggi in vigore ci rimarranno in eterno.
I disoccupati, i cassintegrati, i milioni di italiani che non ce la fanno, grazie a questo elenco potranno capire meglio come stanno le cose, riflettere sulle affermazioni del Procuratore di Roma e dare la colpa dei loro mali ai veri responsabili. Ma se è vero che le cose stanno così, rimangono solo due semplici opzioni.
La prima è rassegnarsi alla nausea, leggere con poca convinzione l’intero dossier, aspettare la Cassazione…e buonanotte.
L’altra opzione – da preferire – è richiedere con forza allo Stato leggi speciali che puniscano con severità i corrotti mandandoli in carcere, sospendendo i benefici premiali e di conseguenza lasciarli dentro.
Occorrerebbe prevedere queste leggi per tutte le corruzioni comprese quelle dei piccoli amministratori che rubano pochi euro. Insomma è meglio reagire che abbandonarsi alla nausea e alla depressione. Probabilmente i disoccupati rimarrebbero disoccupati, ma almeno vedrebbero in galera quelli che stanno rubando il loro futuro.
Avv. Domenico Nucci, Senza Partiti