Sono necessarie 4 Firme per modificare la legge 243 che ha recepito il Fiscal Compact, occorre mettere uno Stop all’austerità, abbiamo necessità di crescita, abbiamo necessità di un ‘Europa del lavoro e di un nuovo sviluppo. I 4 quesiti parzialmente abrogativi della legge 243/2012, che fu la legge ordinaria di recepimento della modifica costituzionale circa il “pareggio” o, più precisamente, l’equilibrio di bilancio.
I quesiti sono stati presentati da un Comitato di economisti di diverse impostazioni compresi diversi economisti che collaborano con il Forum dell’economia della Cgil.
L’Italia e l’Europa continuano a essere vittime delle politiche di austerità, fatte da tagli indiscriminati dello stato sociale, di assenza di investimenti per il futuro delle imprese e dei giovani, di aumenti insostenibili della pressione fiscale.
Infatti:
– la disoccupazione è più che raddoppiata e quasi un giovane su due e senza lavoro,
-il valore della ricchezza nazionale in questi anni si è ridotta
– i conti pubblici sono peggiorati
– quasi 3 milioni di imprese sono state costrette a chiudere
Con i 4 SI abrogheremo i passaggi della legge 243 del 2012 che impongono addirittura vincoli aggiuntivi rispetto alle norme europee e al Fiscal Compact. Cosi, gli Italiani si esprimeranno contro l’austerità e a favore dello sviluppo e del lavoro. Il Referendum è il primo strumento per dire “STOP ALL’AUSTERITA”,
Con i 4 SI, si permette alle Amministrazioni locali virtuose ,che hanno soldi esistenti ma bloccati da questa Legge ottusa e miope, soldi da investire immediatamente sul proprio territorio.
L’ANCI,Associazione Comuni, anche nelle elezioni amministrative di quest’anno ha ribadito che la vera ripresa passa dagli investimenti sul territorio, dalla politica locale di incentivo alle piccole e medie Imprese che lavorano e danno lavoro nei Comuni.
Attualmente il comitato referendario” SI alla fine dell’Austerità, SI all’Europa del Lavoro e dello Sviluppo” della Valdichiana è composto dalla CGIL e dalle forze politiche del PRC e SEL, siamo in attesa di una risposta da parte del PD e dai Socialisti e dalle altre forze politiche presenti nell’arco costituzionale. Come comitato, facciamo presente, che, sono trascorsi pochi mesi dalle elezioni Europee e tutte le forze politiche, prima delle elezioni, chiedevano di cambiare la Politica Economica, questo referendum è un mezzo.
Come comitato, non vogliamo che succedesse come un proverbio locale che dice: ” FATTA la FESTA GABBATO il SANTO”.
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