Ieri, 5 gennaio 2015, appare nei maggiori siti web locali un ottimistico comunicato dove l’Amministrazione Comunale di Castiglion Fiorentino esulta per lo scoppio di una bomba che tutti i castiglionesi aspettavano, meravigliandosi del generale disinteresse dei locali organi di stampa. Sempre nel comunicato si ripercorrono sommariamente gli eventi del pre e post dissesto con l’esatta indicazione dei responsabili sostenendo con vigore che ci troviamo di fronte ad un grande evento, appunto, ad una vera e propria bomba.
La bomba, a loro dire, consisterebbe nella richiesta della Procura Generale della Corte dei Conti di Firenze di richiedere agli ex amministratori del Partito Democratico l’applicazione delle sanzioni previste dall’art. 30 della legge 289/2002 a causa dell’illegittime operazioni di indebitamento dell’Ente Comune.
La notizia in verità non è una bomba proprio perché di fronte alla Corte dei Conti si era già celebrato il procedimento n. 59621/R sempre promosso dalla Procura Generale e avente identico oggetto e conclusosi con sentenza del 19 marzo 2014.
La sentenza, come noto, rigetta per intero, per vizio procedurale, le richieste del Procuratore per avere lo stesso procuratore: “… omesso di attivare ritualmente il presente giudizio, atteso che non ha esperito la fase preprocessuale con l’invito a dedurre”.
La notizia non è una bomba perché, non un centesimo verrà restituito ai cittadini ammesso e non concesso che la reiterata procedura venga accolta ma sopratutto non incorra, come molti pensano, nella tagliola della prescrizione.
Qualsiasi entusiasmo quindi, deve avere un fondamento altrimenti si trasforma in fuorviante e sciocco ottimismo.
Insomma a Castiglioni tra vizi procedurali, prescrizioni e facili ottimismi, sembra impossibile avere giustizia!
Avv. Domenico Nucci, Senza Partiti
[.noresp.]