“Ci sono troppe ombre sul futuro del Pet di Monte San Savino e chiediamo una riorganizzazione del servizio sanitario che tuteli davvero il diritto alla salute”. Così Stefano Mugnai (FI) interviene su un argomento che tiene in apprensione la popolazione del centro aretino e spiega le ragioni dell’interrogazione appena presentata in Consiglio Regionale. “Negli anni novanta – aggiunge il Consigliere azzurro – le ambulanze che effettuavano prestazioni di primo soccorso nell’ex ospedale di Santa Maria della Pace, erano dotate di medico a bordo.
Nel 2000 si parlava di più di 1200 prestazioni attivate”.
Dal primo marzo 2012 il quadro è cambiato: “E’ vero – precisa Mugnai – il medico di turno nelle ore notturne è stato sostituito dall’infermiere a bordo delle ambulanze. Il pronto soccorso più vicino è quello di Arezzo, a venti chilometri”.
A soffrire di più, come sempre, le fasce deboli: “Ci sono tre case di riposo, una delle quali ospita oltre ottanta anziani, bisognosi giorno e notte del medico a bordo dell’ambulanza”.
I numeri parlano chiaro: “Nel corso del 2013 – prosegue il Consigliere Regionale – il numero degli interventi diurni di emergenza del PET di Monte San Savino è stato di 175 codici rossi, 539 codici gialli, 37 codici verdi, per un totale di 751 ed una media di 2,057 al giorno. Per gli interventi notturni sono stati registrati 78 codici rossi, 373 codici gialli, 17 codici verdi per un totale di 468 ed una media di 1,282 per notte”.
In discussione quindi la riorganizzazione dell’Asl: “Dal primo marzo la presenza del medico dell’ambulanza nel turno diurno – commenta Mugnai – potrebbe essere soppressa: inutile dire che le conseguenze di questa scelta si ripercuoterebbero solo e soltanto sulla popolazione”.
Il Vice Presidente della Commissione Sanità definisce tutte le difficoltà del territorio: “L’automedica di Arezzo copre Monte San Savino, Civitella e Arezzo e, dal prossimo giugno, anche Castiglion Fibocchi, Subbiano e Capolona”.
Alle rassicurazioni della Direzione sanitaria ormai è difficile credere: “Abbiamo assistito – conclude Mugnai – alla presentazione di progetti compensativi che a dire il vero non sono mai stati realizzati. In luogo dei servizi persi il territorio è rimasto di fatto sguarnito di quelle tutele che i cittadini ritengono, a ragione, fondamentali per il diritto alla salute”
Uff. stampa Forza Italia