“Brandi si è dimesso dalla presidenza di Estra? Era ora. E’ un tardivo sussulto di dignità che i castiglionesi meritavano. Ora però ci aspettiamo da Cesarini lo stesso atteggiamento”. Lo afferma il Consigliere regionale del Pdl Stefano Mugnai che, a poche ore dalle dimissioni dalla presidenza di Estra dell’ex sindaco di Castiglion Fiorentino Paolo Brandi, rilancia per invitare l’attuale sindaco ed ex assessore al bilancio Enrico Cesarini ad adottare anche lui atti conseguenti chiarendo nel dettaglio le dirette responsabilità, anche a tutela dell’istituzione comunale.
“Il sussulto di dignità di Brandi – afferma Mugnai – arriva tardivo come lo sarebbe stato anche un’ora dopo quella nomina tutta politica, effettuata disarcionando l’ex presidente Ciolfi a cui forse il sindaco di Arezzo Giuseppe Fanfani ha presentato il conto per aver avuto l’ardire di proporre al Pd di fare le primarie per scegliere il candidato sindaco di Arezzo. Si è trattato fin dal principio di una nomina viziata, un atto di arroganza giunto quando già la situazione di dissesto finanziario del Comune di Castiglion Fiorentino appariva chiara. E chi ha la paternità di quel dissesto se non Brandi, il sindaco sotto il quale la voragine di bilancio si è formata, insieme all’allora assessore al bilancio e oggi sindaco di Castiglioni Cesarini?”
Ed è proprio nei confronti di Cesarini che adesso Mugnai lancia il guanto di sfida: “I dirigenti locali del Pd – ricorda Mugnai – non fanno altro che impartire lezioni quotidiane di morale. A questo punto, a maggior ragione, non si capisce cosa aspetti Cesarini a seguire l’esempio di Brandi e a farsi da parte. Anche perché il suo ruolo nella vicenda è di primo piano. Non è che Cesarini in questi anni sia stato in vacanza su Marte. Tutt’altro: come assessore al bilancio di Castiglioni Cesarini è stato un protagonista assoluto nel crearsi del disavanzo nel bilancio di Castiglioni, proponendo lui stesso la delibera che ha portato poi al crac. Oggi le sue dimissioni sono un atto dovuto per permettere a Castiglion Fiorentino e ai suoi cittadini di voltare pagina. I castiglionesi lo meritano, soprattutto perché consapevoli degli enormi sacrifici che dovranno subire senza averne colpa se vogliono contribuire a risistemare i bilanci disastrati dalla scellerata gestione di Brandi e Cesarini”.