Negli ultimi giorni dell’anno da poco trascorso, abbiamo ricevuto dal Comune di Cortona la risposta alla nostra interrogazione riguardante la riorganizzazione della rete chirurgica in Valdichiana. Nella nostra interrogazione, chiedevamo al Comune di Cortona e soprattutto al Sindaco Basanieri, se l’ospedale della Fratta avrebbe mantenuto al suo interno l’attività di chirurgia d’urgenza. Nella sua risposta il Direttore Medico dell’ospedale della Fratta ci informa che purtroppo i nostri sospetti erano più che fondati e che quindi la chirurgia d’urgenza è oramai deciso che sarà definitivamente trasferita ad Arezzo, operazione in gran parte già entrata a regime.
L’ospedale della Fratta quindi perde un servizio essenziale, come quello della chirurgia di urgenza, al contempo ci viene però segnalato che verranno avviati dei progetti che porteranno all’ospedale Santa Margherita di Fratta alcune attività chirurgiche specialistiche.
La realtà, però, è che la chirurgia d’ urgenza è già stata tagliata all’Ospedale di Fratta, mentre invece i nuovi progetti di cui sopra ancora devono essere messi in pratica e sinceramente siamo abbastanza restii a continuare a credere alle promesse, senza considerare che non si può pensare di sostituire un servizio generale ed essenziale come la chirurgia d’urgenza, necessaria ad esempio per il pronto soccorso, con alcuni progetti specialistici, non sono certo cose paragonabili tra di loro, se si parla delle reali necessità del territorio e dei suoi cittadini.
La risposta, ci arriva tra l’altro, dopo aver letto sui giornali la nota della ASL di Arezzo che in qualche modo ha voluto smentire le nostre affermazioni e quelle dell’assessore alla sanità di Castiglion Fiorentino Lachi che lanciavano l’allarme sulla non riapertura del reparto di psichiatria dell’ospedale cortonese.
La nota della ASL cerca di tranquillizzare sulla mancata riapertura del reparto dicendo che ci sono ritardi su alcuni lavori di miglioramento che sarebbero attualmente in corso e che il reparto di pisichiatria dell’ospedale della Fratta riaprirà al più presto, senza però dire quando e questo ci lascia parecchio dubbiosi sul futuro di questo reparto..
In seguito a questo articolo abbiamo chiesto al Sindaco di Cortona quali lavori sarebbero in corso di svolgimento presso il reparto di psichiatria, ad oggi non abbiamo ricevuto risposta, ma appena l’avremo non esiteremo a condividerla con voi sperando di essere smentiti, nel frattempo, dall’avvenuta riapertura.
Siamo anche a conoscenza che ai medici di base del Comune di Cortona è stato proposto un accordo di adesione per la nascita della Casa della Salute anche nel nostro territorio comunale.
Avvenisse questo sarebbe un’ulteriore prova di quello che diciamo da tempo, cioè che, con la riforma sanitaria toscana, i piccoli ospedali dislocati nel territorio saranno chiusi o forse meglio dire saranno razionalizzati i servizi.
Infatti, con quello della Fratta sono a forte rischio anche i plessi del Casentino e della Valtiberina.
L’apertura di una Casa della Salute normalmente avviene o dovrebbe avvenire di solito dove non vi è un presidio ospedaliero per sopperire all’esigenza di fornire servizi al territorio, tra l’altro progetto con risultati in molte realtà non soddisfacenti, ma dovesse avvenire in un territorio dove c’è l’ospedale starebbe a significare che con essa si vuole sostituire l’ospedale stesso.
Vogliamo con la nostra informazione cercare di risvegliare l’opinione pubblica oramai sopita dal controllo totale che nel nostro territorio viene attuato da decenni e decenni dal PD attraverso una continua e costante carenza, per non dire assenza, di informazioni vitali per i cittadini.
Per questo abbiamo richiesto, nel consiglio comunale del 30 novembre, come Movimento 5 Stelle assieme alle altre opposizioni un consiglio comunale aperto a tutti i cittadini sull’argomento.
Nella successiva conferenza dei Capigruppo è stato convenuto, assieme a tutte le parti politiche compresa la maggioranza, di organizzare una assemblea pubblica da tenersi nel mese di gennaio presso l’Ospedale della Fratta.
Su nostra richiesta al Presidente del Consiglio Comunale di ufficializzare una data, abbiamo ottenuto in risposta dal Sindaco un rinvio a data imprecisata, comunque non prima della nomina dei nuovi vertici della macro Asl. Non ci sembra un motivo questo che giustifichi tale rinvio visto che certamente non mancano le figure politiche e tecniche per affrontare il delicato tema con la popolazione.
Anche in questa occasione si sta attuando il solito metodo di ridurre i servizi ospedalieri un poco alla volta, trasferendo le prestazioni una dopo l’altra all’ospedale di Arezzo,nel silenzio più totale, fino ad arrivare al più completo depotenziamento del plesso della Fratta.
Così facendo si creano i presupposti per giustificare la mancanza di “numeri” per poter mantenere aperta la struttura o che per lo meno non possa essere mantenuta a totale gestione pubblica.
Infatti non a caso, al suo interno cominciano ad affacciarsi alcuni servizi privati, tra l’altro molto decantati dall’Amministrazione Cortonese come eccellenze.
Quando poi il tutto si sarà materializzato e la cosa sarà sotto gli occhi di tutti, la chiusura sarà inevitabile,e sentirete gli esponenti delle Asl e delle varie Amministrazioni locali del territorio , Cortona compresa, che si riempiranno la bocca e si elogieranno, rispondendo alle rimostranze dei cittadini, qualora ve ne saranno, che loro hanno fatto di tutto per mantenere la struttura aperta,ma visto l’esiguo numero di ricoveri, non è più economicamente sostenibile mantenere il plesso aperto visti gli elevati costi, e quindi sarà stata inevitabile la scelta di una sua conversione in servizi di secondo livello magari solo ambulatoriali.
Lo stesso metodo è abbastanza conosciuto ai cittadini di Fratta. Infatti, è lo stesso usato per giustificare l’ accorpamento delle classi della loro scuola al futuro plesso unico di Camucia.
Anche in questo caso il PD ha detto ai suoi cittadini, “dopo aver promesso in campagna elettorale la realizzazione del plesso” che non ci sono i numeri per mantenere aperta la scuola, e per tanto è necessario pensare ad un plesso unico a Camucia.
Peccato però che i numeri ci sarebbero eccome se non fosse stata chiusa oramai da tempo una sezione della scuola materna di Fratta, nonostante le richieste di iscrizione pervenute e che continuano a pervenire.
Il Movimento 5 Stelle come al solito continuerà a battersi per i cittadini di Cortona in Consiglio Comunale, ad informarvi sia mezzo stampa che tramite incontri informativi con i nostri consiglieri comunali e regionali come già avvenuto lo scorso mese di Ottobre. Inoltre qualora abbiate notizie di disservizi di cui siete stati vittime della tanto decantata sanità Toscana, fatecelo sapere e faremo il possibile per dare rilievo alle vostre rimostranze.
M5S Cortona
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