Cosa fa una azienda seria che decide di aprire un nuovo supermercato a Camucia? Prende il piano regolatore, identifica le aree destinate a questo scopo, e, se ritiene tali aree idonee ai propri obiettivi, chiede le necessarie autorizzazioni. Cosa fa, invece, una azienda furba, che decide di aprire un nuovo supermercato a Camucia? Non prende il piano regolatore, cerca semplicemente una zona ad alta concentrazione urbana, va in comune, chiede una variante al piano regolatore. E fa il supermercato dove gli pare.
Nel primo caso (azienda seria) il piano regolatore è rispettato quindi, si suppone, non ci saranno problemi di accessibilità stradale, parcheggi, elettricità, acqua, gas e fognature.
Nel secondo caso (azienda furba) va ridisegnata tutta l’area, l’accessibilità stradale, la disponibilità di parcheggi, ecc. ecc.. In altre parole l’azienda diventa la vera pianificatrice urbanistica e tutte le azioni relative non sono funzionali alla popolazione ma all’azienda stessa.
Se in un comune vengono continuamente accettate le “aziende furbe” che richiedono varianti al piano regolatore per poter svolgere la propri attività o, come si potrebbe pensare, per fare soltanto i propri interessi, sorgono un paio di domande:
Perché spendiamo tanti soldi per il piano regolatore?
Perché la vivibilità dei quartieri viene subordinata ad interessi privati?
Inoltre c’è da chiedersi se agevolando le aziende furbe (la variante al piano regolatore non è un atto dovuto ma una precisa volontà della politica comunale) non si crei un danno reale alle aziende serie che magari hanno costruito un supermercato rispettando le regole del piano regolatore. In questo caso non è possibile che la variante al piano regolatore venga considerata una “turbativa” alle leggi sulla concorrenza?
Io credo che i politici che gestiscono il comune siano stati eletti, appunto, per gestire il comune, non per delegare la gestione ai “furbi” di turno.
Io credo che la gestione del territorio passi per alcune priorità che spesso (o forse sempre) vengono dimenticate:
I cittadini hanno il diritto a vivere in un ambiente sano (senza inquinamenti) e idoneo per la sicurezza personale (senza problemi di traffico).
La pubblica amministrazione ha il dovere di rispettare questi diritti.
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