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Oggi alle 15.30 è fissato un nuovo appuntamento nella vicenda politica di Monte San Savino: il Sindaco Carini incontrerà infatti la stampa, presso la sala consiliare. Sarà sicuramente un’occasione interessante per capire le dinamiche interne alla sua maggioranza, i motivi delle frizioni e la sequenza degli accadimenti recenti e anche quanto di personale e quanto di ‘partitico’ ci sia stato in questa progressiva dèbacle che ha portato alla fine di un’esperienza di governo durata appena 610 giorni.
Nessun recupero della situazione è però possibile, visto che le dimissioni contestuali di 10 consiglieri comunali, presentate ieri, portano (a norma di legge) allo scioglimento del Consiglio Comunale.
Aldilà dell’attesa per le parole di Carini c’è quindi il grande dilemma della data delle future elezioni. In realtà si tratta di un dubbio impossibile da sciogliere, almeno per ora. La decisione sarà infatti compito del ministero: non si può ancora del tutto escludere, in linea puramente teorica, l’eventualità che a Monte San Savino si possa votare a fine Maggio 2011, in concomitanza con le altre amministrative (che in Valdichiana coinvolgono Castiglion Fiorentino, Civitella e Chiusi) anche se questo appare come fortemente improbabile.
La Prefettura di Arezzo ha già preso atto della situazione, trasferendo la documentazione relativa alla dimissione dei consiglieri al ministero. Da lì gli atti andranno all’attenzione del Presidente della Repubblica che firmerà il decreto di scioglimento del Consiglio Comunale di Monte San Savino. A quel punto, dopo la pubblicazione sulla Gazzetta Ufficiale del decreto di scioglimento, sarà il ministero a dover fissare la data delle elezioni savinesi, sulla base di vari fattori, tempistiche e regolamenti attuativi. E’ probabile che il caso Monte San Savino possa rientrare nella tempistica necessaria per avere ‘elezioni subito’: si voterebbe quindi in concomitanza con altre tornate elettorali, eventualmente le elezioni politiche anticipate, se ci fossero, o nella primavera del 2012. Da verificare anche l’ipotesi di un voto a Giugno, se in quel mese fossero fissati i Referendum sull’acqua e sul nucleare.
Intanto come Commissario Straordinario è stato nominato il vice-prefetto Lorenzo Abbamondi