In risposta alla interrogazione sulla presenza di piccioni nel territorio comunale informiamo la consigliera Luzzi che quest’amministrazione si è attivata già da Giugno 2012, a pochi giorni dal suo insediamento, coinvolgendo le autorità competenti (Amministrazione Provinciale, USL 8, Istituto Zooprofilattico) al fine di elaborare un progetto per la riduzione dei rischi connessi alla presenza della colonia di piccioni nel nostro centro storico. Il primo passo compiuto è stato lo studio di quanto già messo in atto per le medesime finalità in altri comuni della Valdichiana, indagine che ha messo in luce l’assenza di esperienze del tutto risolutive del problema.
Si è quindi deciso di elaborare un protocollo sperimentale che, se efficace, potrà essere utilizzato in altre situazioni analoghe. Il progetto elaborato si articola nelle fasi seguenti:
1 – censimento della popolazione. Questa fase, a cura dell’Amministrazione Provinciale, è stata già completata e ha portato ad una stima che si avvicina ai 400 capi nel territorio savinese
2 – definizione di un protocollo sanitario per verificare la presenza di patologie pericolose per l’uomo tramite cattura dei capi e analisi. Questa fase è attualmente in corso. Qualora venissero rilevati rischi per la salute della popolazione si procederà con un adeguato piano di abbattimento
3- abbattimenti in campagna: già eseguiti dall’Amministrazione Provinciale con l’ausilio di cacciatori in possesso della necessaria autorizzazione (nel periodo 15 ottobre – 15 Dicembre)
4- realizzazione di un sito in campagna per la cattura e il trasferimento dei capi
In questo modo si conta di riuscire a contenere la portata del fenomeno, riducendo in modo significativo i rischi evidenziati dalla consigliera Luzzi, di cui la nostra amministrazione è perfettamente cosciente. A conferma di questo c’è proprio la tempistica con la quale ci siamo attivati, giungendo in breve a soluzioni concrete che crediamo stiano portando risultati significativi. Qualora il problema persistesse o si riducesse in modo non sufficiente rispetto a quanto auspicato continuerà comunque la collaborazione del nostro ente con le autorità competenti al fine di elaborare strategie ancora più efficaci
Ass. Gianluca Gentile
In merito alla regolamentazione del traffico in Costa delle Fonti dopo aver risposto in Consiglio comunale approfitto per integrare e chiarire meglio alcuni dettagli.
Per prima cosa vale la pena ripercorrere la storia dei provvedimenti che hanno interessato la circolazione in quel tratto.
Il senso unico venne introdotto il 19-5-2000 ed è rimasto in vigore fino al 21-6-2011. In quella data venne introdotto il doppio senso di circolazione ma, due mesi prima (l’8-4-2011), era stato approvato il piano delle opere pubbliche 2011-2013 in cui si prevedevano “Lavori di allargamento Costa delle Fonti e realizzazione marciapiedi” per 110mila euro di spesa, con fine lavori prevista per il terzo trimestre del 2012.
Si badi bene alle tempistiche: prima si prevedono i lavori di messa in sicurezza (8 Aprile), poi si apre il traffico (21 Giugno). E’ quindi evidente che il problema di sicurezza c’è sempre stato
Durante la presa in carico delle opere programmate da parte della nostra amministrazione al momento del suo insediamento (Maggio 2012) avremmo dovuto trovare i lavori di allargamento e realizzazione marciapiedi già a buon punto: ciò invece non è avvenuto. Oltre a questo abbiamo rilevato una grave sottostima del costo dei lavori stessi, vista la complessità della situazione urbanistica in quel tratto. A quel punto, preso atto di questi due problemi, si è deciso di studiare una soluzione tecnica che possa garantire la sicurezza (nostra priorità assoluta) e la realizzabilità economica compatibilmente con i vincoli del patto di stabilità.
In attesa di finalizzare la soluzione ottimale come indicato nel nostro atto di indirizzo (datato 4-9-2012) abbiamo reintrodotto, al fine di ridurre i rischi, la stessa modalità di circolazione in vigore fino all’anno scorso, cioè il senso unico.
Sostenere che il tratto è stato per molti anni a doppio senso, come afferma il Consigliere del gruppo “Impegno per Monte San Savino” è un’imprecisione, a meno che non ci si riferisca agli anni fino al 1999. Sostenere che la circolazione come è adesso aumenta la pericolosità è anch’essa un’imprecisione: dal 2000 al 2011 c’è stato infatti un solo incidente, mentre ben diversa è la situazione altrove, ad esempio in via della Stazione dove nello stesso periodo si sono verificati ben 22 incidenti, alcuni anche con conseguenze gravi.
Precisando quindi che il ripristino del senso unico è una soluzione temporanea, ma doverosa, adottata a fronte di un progetto di adeguamento di questa strada datato 2011 mai attuato e con costi sottostimati rispetto alle esigenze reali, sarà nostra cura elaborare nuove soluzioni, condividendone anche l’elaborazione con la popolazione
Ass. Gianluca Gentile
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