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Monte San Savino: Città Viva ripercorre le recenti vicende politiche

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Il terremoto politico che ha investito Monte San Savino e che ha determinato lo scioglimento del Consiglio comunale e la caduta del sindaco Carlo Alberto Carini è un fatto assurdo, inconcepibile e di estrema gravità. La democrazia è fatta di partecipazione e di responsabilità e si realizza nel confronto, attraverso regole che insieme sono state definite. Il confronto democratico comporta la non condivisione di alcuni progetti: questo però non significa che chi li ritiene importanti non debba continuare a sostenerli e nemmeno che chi non li condivide debba pretendere il loro accantonamento.

La fatica della democrazia non si supera e non si aggira attraverso lo scontro tra gruppi rinchiusi nella cittadella delle proprie idee e non aperti al confronto con le ragioni dell’altro.
In un momento sociale così delicato dove i bisogni aumentano e le risorse diminuiscono, sarebbe stato meglio confrontarsi mettendo al primo posto gli interessi generali della comunità, piuttosto che privare il paese di una guida e consegnare il Comune nelle mani di un commissario prefettizio che, certamente, non può conoscere il nostro territorio. Amministrare un paese e governare non significa vedere un problema o alcuni problemi, ma avere conoscenza della loro molteplicità e avere coscienza della complessità di cui si compone una società moderna in continua trasformazione
Si resta allibiti davanti alla disinvoltura di chi gioca con gli organismi istituzionali, incurante delle conseguenze sui destini dell’intera comunità, subordinandoli, con arroganza, al personalismo e al protagonismo. Non ci sono parole per questi irresponsabili che, tradendo il voto e la volontà popolare e la loro città,  hanno architettato un così subdolo piano politico i cui effetti negativi ricadranno sulla pelle dei cittadini
Forse ai consiglieri Maffezzoli, Mezzetti, Ricci, Basagni e Piccinotti non è piaciuto un Sindaco  che abbia dato tutto se stesso al proprio Comune, mettendo in campo importanti misure per il rilancio dell’economia del comune come:
–      nuove norme nel regolamento Urbanistico per incrementare ristrutturazioni e ampliamenti di edifici esistenti e gestire la divisione di comparti edificatori di molti proprietari;
–      importanti aiuti alle aziende che investivano sul territorio;
–      ulteriori parcheggi al servizio del centro storico;
–      rilancio delle attività commerciali del paese con la valorizzazione delle nostre tipicità agroalimentari e culinarie tramite promozioni;
oppure non è piaciuto tutti gli importanti investimenti fatti e in via di esecuzione sulle scuole e sui complessi sportivi; e poi tanti altri investimenti di opere pubbliche che dovevano essere fatti nel prossimi anni.
–      Palazzetto dello sport con parco in zona Fossatello  compresa la nuova viabilità fino alla Gora;
–      La rotonda sulla statale di fronte alla Coop
–      Marciapiedi nella Costa delle Fonti; in via Fiorentina, sulla 327 sia a Montagnano che ad Alberoro
–      Il nuovo parco ad Alberoro ;
–      L’ampliamento del polo scolastico a Montagnano, in attesa di poter realizzare la nuova struttura.
E poi ancora tanto altro, frutto del costante lavoro e della passione con cui il nostro gruppo amministrativo, stava lavorando.
Città Viva ringrazia il sindaco Carlo Alberto Carini e il suo Gruppo Consiliare per la serietà, per la dedizione, per la trasparenza, per  l’onestà  e per l’amore per la loro terra con cui hanno sempre operato e svolto il lavoro di amministratori a loro demandato.
Il futuro ci darà una risposta su “cui prodest” (a chi giova?) questo tradimento

Michele Lupetti

Colui che nel lontano 2006 ideò tutto questo. Fondatore e proprietario di ValdichianaOggi, dopo gli inizi col blog "Il Pollo della Valdichiana". Oltre a dispensare opinioni sulle cose locali è Beatlesiano da sempre (corrente-Paul Mc Cartney), coltiva strane passioni cinematografiche e musicali mescolando Hitchcock con La Corazzata Potemkin, Nadav Guedj con i Kraftwerk. I suoi veri eroi, però, sono Franco Gasparri, Tomas Milian, Maurizio Merli, Umberto Lenzi... volti di un'epoca in cui sarebbe stato decisamente più di moda: gli anni '70

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Michele Lupetti

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