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Monte San Savino: Basagni, Maffezzoli, Mezzetti e Ricci spiegano le ragioni delle dimissioni

La situazione venutasi a creare a Monte San Savino, che ha comportato le dimissioni di sindaco e Giunta, è stata frutto di situazioni che vengono da lontano. È nostra intenzione spiegare ai cittadini perché abbiamo intrapreso la strada del dissenso e i motivi che ci hanno spinto. In primo luogo, riteniamo che il sindaco non abbia avuto un comportamento confacente alla sua funzione politico-istituzionale. Molte volte Carini ha parlato di bene comune, ma il bene comune è arduo da raggiungere perché richiede la capacità e la ricerca costante del bene altrui come fosse il proprio. Il bene comune esige di essere servito pienamente, non può essere valutato alla luce di visioni riduttive o, peggio, subordinate a eventuali vantaggi di parte.
La responsabilità di conseguire il bene comune compete, oltre che alle singole persone, anche allo Stato, poiché il bene comune è la ragion d’essere dell’autorità politica.
Forti di questa consapevolezza, non potevamo tollerare oltre la poca democrazia interna, e l’incapacità di Carlo Alberto Carini di gestire le persone e di portare avanti un  progetto, nonché  il totale allontanamento da quelli che erano i punti principali messi sul tavolo durante la campagna elettorale, in base ai quali i cittadini ci hanno scelto. È stato, pertanto, con alto senso di responsabilità politico-istituzionale e nell’interesse generale di tutti i cittadini di Monte San Savino, che abbiamo voluto porre la parola fine ad una evidente incapacità di coordinare un gruppo di persone che pure avevano dimostrato buona volontà. Per ultimo, ma non meno importante, desideriamo chiarire nei confronti dell’opinione pubblica che non ci sono mai stati e non ci sono tutt’ora  accordi politici con la minoranza. Noi siamo autonomi, e liberi.
In questi due anni  la minoranza ha dimostrato poca consistenza nell’affrontare le problematiche di Monte San Savino nonché il “problema Carini” e c’è voluta la nostra azione per non assistere passivi a tale inerzia a danno della comunità. La minoranza, come logica detta, si è accodata per convenienza politica. Cosi facendo siamo rimasti in linea con i principi che ci hanno guidato in campagna elettorale, durante la quale ci eravamo posti chiaramente l’obiettivo della crescita culturale, economica e sociale del nostro paese.
Siamo certi della sensibilità e comprensione dei cittadini, che sapranno riconoscere la nostra onestà intellettuale

 

 

Cons. Com. Basagni Maffezzoli Mezzetti Ricci

Michele Lupetti

Colui che nel lontano 2006 ideò tutto questo. Fondatore e proprietario di ValdichianaOggi, dopo gli inizi col blog "Il Pollo della Valdichiana". Oltre a dispensare opinioni sulle cose locali è Beatlesiano da sempre (corrente-Paul Mc Cartney), coltiva strane passioni cinematografiche e musicali mescolando Hitchcock con La Corazzata Potemkin, Nadav Guedj con i Kraftwerk. I suoi veri eroi, però, sono Franco Gasparri, Tomas Milian, Maurizio Merli, Umberto Lenzi... volti di un'epoca in cui sarebbe stato decisamente più di moda: gli anni '70

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