Una zona industriale e/o artigianale dovrebbe avere una adeguata viabilità, servizi, cura, oltre ad essere fruibile con tutti i veicoli, sempre che interessi qualcosa ad una amministrazione comunale. Nella zona PIP del Vallone, a dir poco abbandonata a se stessa, da mesi esistono buche e “trosce” nel viale centrale della stessa e non solo, tutto questo ancor prima dell’inizio dei lavori della rotatoria presso la SR 71. Ad onor del vero, le buche sono state spesso ricoperte, chiuse con asfalto a freddo, con altri materiali, che di fatto si sono rilevati un palliativo, infatti dopo poche ore dalla messa in opera degli stessi, le buche rifioriscono.
Tutto questo arreca oltre che un danno economico all’amministrazione comunale, per le continue forniture dei materiali, che non servono a niente, ma costano appunto, anche alle persone che transitano nel tratto suddetto, con le gomme dei veicoli che subiscono danni irreparabili, cerchi, ammortizzatori. Esiste anche il pericolo di incidenti, infatti i veicoli, auto, autocarri, sono costretti a sterzate repentine, una volta arrivati al ridosso delle buche.
Con un po’ di buon n senso, basterebbe, almeno sul tratto incriminato, una nuova fascia di asfalto, aspettando magari il rifacimento totale, una volta ultimata la variante. I continui lavori posti in essere dall’amministrazione sono un costo e una perdita di tempo, ragionare in senso positivo e lungimirante sarebbe forse meglio. Ricordo agli amministratori, che gli imprenditori pagano le tasse, IMU, e servizi che non hanno, tenendo aperte le proprie aziende, nonostante la crisi, quindi una amministrazione deve garantire almeno la minima sicurezza stradale, oltre al decoro della zona.
Meoni Luciano
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