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Meoni sull’acquisto della scuola di Fratta da parte del Comune

In questi giorni si parla molto dell’acquisto inerente l’immobile che ospita la scuola nella frazione di Fratta, immobile privato ed affittato fino ad oggi all’amministrazione comunale. Bisogna ricordare, chi ha partecipato a tutte le riunioni pubbliche sul tema scuola è sicuramente informato, del rischio chiusura della stessa scuola, causa adeguamenti alle normative, e varie incomprensioni tra il privato e l’amministrazione comunale.

 

Se qualcuno vuole puntare il “dito” sulla politica deve a mio avviso distinguere, ricordare bene tutte i passaggi e magari ammettere che la maggioranza che attualmente governa il Comune di Cortona aveva promesso più volte un immobile nuovo, una nuova scuola. Si ricordi anche che più di una volta ho detto e ripetuto che il Comune non aveva risorse, né finanziamenti approvati per costruire un nuovo plesso scolastico alla Fratta. Il plesso della Fratta ha una notevole importanza, non solo dal punto di vista didattico ma anche e soprattutto di territorio, il plesso copre una ampia zona che va da tutta la Val di Loreto, Fratta, Creti, Ronzano, Fratticciola, e zone limitrofe a Camucia, ma vede anche la presenza di alunni provenienti da altre frazioni del territorio. Purtroppo piaccia o no le alternative erano davvero poche, o contrattare di nuovo un affitto che avrebbe visto lievitare i costi, oltre gli adeguamenti che andavano comunque fatti e stabiliti, oppure chiudere la scuola di Fratta con ripercussioni negative in tutta la zona suddetta. Nelle pubbliche riunioni, dove sono stato sempre presente, ho più volte espresso il mio modesto parere, anche perché scettico sulla costruzione di una nuova scuola, ho dato la mia disponibilità ad appoggiare l’acquisto e/o in subordine a continuare con l’affitto (a condizioni da stabilire). Tuttavia almeno per me vale sempre il rispetto per l’interesse pubblico, quello espresso da tutte le famiglie che hanno partecipato agli incontri presso la sala civica di Fratta. Se una critica qualcuno vuol fare, la stessa deve essere indirizzata alla sola maggioranza, che per motivi di campagna elettorale aveva promesso una nuova scuola che di fatto non è stata costruita, oltre il temporeggiare nelle decisioni successive che non ha portato risultati economici soddisfacenti. Per i motivi sopra espressi di interesse pubblico, ho dato il mio voto favorevole all’acquisto dell’immobile che attualmente ospita la scuola di Fratta, tuttavia ho messo a verbale che la cifra stabilita tra le parti, oltre una prima valutazione di ente esterno per la cifra di Euro 580.000, poteva essere ridotta se nel perdere tempo non si fossero inserite “dinamiche esterne”.

Se l’amministrazione comunale avesse ascoltato prima i suggerimenti provenienti non solo dal sottoscritto ma da tutte le persone di buona volontà avremmo ottenuto un risultato economicamente più vantaggioso, purtroppo la “superbia” di alcuni non porta risultati…

Purtroppo come detto non c’erano altre alternative, a settembre la scuola deve ripartire e senza questo passaggio non era possibile, quindi ecco il motivo del voto e dell’interesse pubblico, tuttavia a mio modesto avviso penso che sia stato meglio acquistare l’immobile, capitalizzando il patrimonio del Comune che perdere tempo e soldi in affitti. Se qualcuno vuole portare avanti critiche anche verso coloro che da sempre sono impegnati sulla difesa del plesso scolastico di Fratta, come per tutti i plessi del territorio, la risposta deve essere questa: La scuola sicura prima di tutto, il servizio prima di tutto, poi meglio un immobile, magari da vendere e/o alienare nel futuro, che lasciare i ragazzi senza scuola, tutto il resto sono parole al vento!

Meoni Luciano

Michele Lupetti

Colui che nel lontano 2006 ideò tutto questo. Fondatore e proprietario di ValdichianaOggi, dopo gli inizi col blog "Il Pollo della Valdichiana". Oltre a dispensare opinioni sulle cose locali è Beatlesiano da sempre (corrente-Paul Mc Cartney), coltiva strane passioni cinematografiche e musicali mescolando Hitchcock con La Corazzata Potemkin, Nadav Guedj con i Kraftwerk. I suoi veri eroi, però, sono Franco Gasparri, Tomas Milian, Maurizio Merli, Umberto Lenzi... volti di un'epoca in cui sarebbe stato decisamente più di moda: gli anni '70

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Michele Lupetti
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