Per andare aldilà di ogni incomprensione, è necessario fare una attenta valutazione e un ragionamento “obbiettivo”, su il perché le associazioni di categoria avrebbero detto si all’imposta di soggiorno a Cortona, ripartendo dall’affermazioni del Sig. Sindaco: Meoni sono tutti d’accordo, ho convocato le associazioni e i consorzi, hanno detto si….
Nella vita, sono abituato normalmente a credere alle persone con cui sto parlando, specie se si tratta di persone che rappresentano le istituzioni, forse in questo caso, (non il solo) ho preferito “indagare” visto le lamentele che ho ascoltato in giro, da parte degli addetti ai lavori.
Partendo prima dalle categorie, posso dire che almeno due di queste hanno a capo, presidenti locali e/o di vallata, dei Signori che hanno avuto rispettivamente ruoli politici, ruoli importanti, nei DS prima nel PD poi. Persone rispettabili ci mancherebbe, ma soggetti che a mio avviso, essendo politicizzati, hanno ragionato più in favore dell’amministrazione, quindi del Sindaco, che in favore dei loro iscritti. Anche i consorzi, al dire del Sindaco sarebbero stati d’accordo, sull’inserimento della tassa di soggiorno a Cortona, consorzi che rappresentano numerose attività, importanti per il territorio, ma che, una volta contattati, hanno espresso la loro contrarietà alla tassa.
In questi giorni, dopo aver pubblicato vari articoli, sono apparse nelle TV locali varie interviste, rivolte ai presidenti delle associazione, quelle che hanno subito aderito, con gli stessi impegnati in un intervento “imbarazzato” dove alla fine si è capito la loro linea, ma che sempre secondo loro il SI è stato dubbio….. Non mi meraviglio più di niente, oramai le parole non contano più niente, la coerenza non esiste più, ma aldilà di questo non posso accettare che in una istituzione si venga a dire che sono tutti d’accordo, poi si evince che solo pochi sono d’accordo. Sarebbe stato meglio, nonostante la ferma contrarietà del sottoscritto alla tassa di soggiorno, che il Sindaco avesse spiegato le vere ragioni dell’imposta, utile e necessaria all’amministrazione comunale a prescindere dal volere degli albergatori e/o titolari delle attività ricettive. Far passare l’idea, come sempre, che l’amministrazione comunale ha messo tutti d’accordo, perché qui a cortona ci sono i più bravi e i più capaci amministratori del mondo, è cosa poco “decorosa”, anche perché non si aiutano certo le attività del settore, messe già a dura prova da una crisi senza precedenti. Se l’amministrazione comunale avesse, prima ancora di “confezionare” il regolamento e l’applicazione della tassa, ascoltato in modo più ampio gli imprenditori del settore, ne sarebbe uscita meglio. Con meno presunzione, ascoltando tutti, si potevano trovare alternative, la prima risparmiando denari da un bilancio comunale che ha circa 17 Milioni di Euro di spesa corrente, la seconda cercando sponsorizzazioni e/o fondi comunitari per lo sviluppo del turismo, senza intaccare un Euro ai turisti. L’immagine dell’amministrazione pubblica sarebbe stata maggiore, potendo dimostrare che a Cortona si amministra senza tassare i turisti, facendo sistema tra imprenditori e amministrazione comunale. Come già detto, la tassa di soggiorno, almeno per quest’anno, o meglio per le prenotazioni già effettuate, la pagheranno i titolari dell’attività, perché i turisti e le agenzie non pagheranno niente di più di quello concordato, quindi l’amministrazione comunale ha di fatto “imposto” un tassa sulle “spalle” di chi già paga abbondantemente. Spero che, senza timore, tutti gli albergatori e proprietari di attività ricettive, abbiano il coraggio di farsi sentire, in modo da dimostrare che le “bugie” hanno le gambe corte….
L’imposta di soggiorno, avrà ricadute negative sul settore, sicuramente, aumenterà anche la concorrenza sleale, oggi tanto attenzionata dall’amministrazione comunale, e ci saranno anche dei problemi in termini di incassi. Anche il lavoro degli operatori aumenterà, come i costi per la gestione dell’incassi, versamenti e gestione contabile, oneri maggiori e più burocrazia.