Non è mai troppo tardi, quando si tratta di contestare uno dei “carrozzoni” all’italiana, come il Consorzio di Bonifica, tuttavia occorre dire che in questi anni, molti amministratori della nostra Provincia si sono ricreduti, sulle competenze oltre che sulla necessità stessa del Consorzio. Nel 2011, in qualità di consigliere comunale, spinto dalla lamentele dei cittadini, formalizzai la richiesta per un consiglio comunale aperto, in modo da poter trattare il tema alla presenza dei cittadini, con la massima trasparenza possibile, visto i malumori.
La linea del gruppo Futuro per Cortona, come anche di tutta la minoranza poi, fu chiara, no al Consorzio di Bonifica, motivando tale scelta per il fatto che questo ente stava effettuando lavori nei torrenti, fiumi, canali, al posto della Provincia, adducendo che i costi erano lievitati e assurdi.
Nel mio intervento, durante la discussione, alla presenza del commissario Tamburini, cittadini, autorità, affermai che un bilancio di oltre 3.000.000 di Euro, non poteva prevedere, all’epoca, solo spiccioli investimenti, puntualizzando che i costi di gestione erano elevati, oltre ad avere una “labile” struttura gestionale. L’ente gestito dal commissario, di fatto a costituito la nascita di un nuovo “carrozzone”, a mio avviso, utile a far crescere le poltrone in funzione della politica, per chi magari, non ha altri posti dove poter essere collocato, ma il tutto a scapito dei cittadini. Nel frattempo la Commissione Tributaria ha più volte dato ragione a tutti coloro che si sono giustamente avvalsi del ricorso, verso le bollette inviate, tutto a riprova della “scorrettezza” istituzionale del suddetto ente.
Oggi, scopro con piacere che anche il Sindaco di Arezzo, si rivolge con toni, giusti e forti, contro il Consorzio, anche se al momento del primo consiglio comunale, riunitosi sotto richiesta di Futuro per Cortona, in molti “snobbarono” tale decisione di convocazione, ritenuta da alcuni troppo “forte” politicamente.
Finalmente, si riesce a capire, aldilà dei colori di appartenenza che gli enti come è il Consorzio di Bonifica, debbono essere smantellati, sono inutili, dannosi, creano ” clientelismo”, i lavori di ripulitura e/o sistemazione dei canali, fossi, torrenti possono essere effettuati dalla Provincia di Arezzo, come anche dai Comuni, con risorse anche in economia, senza gravare sulle tasche dei cittadini già abbondantemente bersagliati. Questo è un primo passo, di serietà, trasparenza, efficienza e rispetto, per dimostrare al popolo che la politica non è improduttiva, ma a volte può e deve essere il contatto diretto con le istituzioni, risolvendo ove possibile i problemi ai cittadini.
Meoni Luciano
[.noresp.]
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