Ancora un’altra novità su Manzano, almeno per un aspetto positiva. La ditta che si è aggiudicata la gara, come da accordi e progetto doveva consegnare all’amministrazione comunale un edificio (del tipo sala civica) per uso pubblico. Questo era previsto all’interno del contratto, del progetto e della sua stessa approvazione. Tra le decine di edifici da costruire uno era quindi da destinare ad attività pubbliche, cosa oramai nota e discussa più volte.
Ad oggi si avvalora ancor più la mia tesi secondo la quale l’intera operazione è nata male e forse finirà peggio… quello che avevo detto si sta avverando giorno dopo giorno. L’enorme pubblicità fatta su tale opera aveva raggiunto l’incredibile, la ditta sfornava dati stupefacenti per l’opinione pubblica, con centinaia di posti di lavoro, con campi da golf, con mega villaggio, e con la famosa sala civica, come a dire che costoro erano talmente bravi da regalare al Comune di Cortona un edificio.
Peccato però che tutto questo non è accaduto, tanto che la proprietà ha dovuto sborsare ben 550.000 Euro proprio al Comune di Cortona, grazie ad una clausola inserita nel contratto che prevedeva precisi termini di scadenza per la consegna dell’immobile, tempi abbondantemente superati. Quando da subito ho puntato il dito sull’operazione della vendita e della gara, ho avuto pressioni, sono stato isolato e anche denigrato, nessuno mi ha dato una mano, ma ad oggi ho la soddisfazione di aver operato per il bene pubblico, per i cittadini e per le casse della pubblica amministrazione. La cifra di 550.000 Euro è un vero toccasana per l’amministrazione comunale, è una cifra che in qualche modo recupera una piccola parte del gap negativo che si era creato con quella “svendita” e quella variante di 23.000 mc edificabili.
Nell’ultimo consiglio comunale del 30 Novembre, durante il mio intervento sul punto all’ordine del giorno inerente il rientro della suddetta cifra, ho visto facce “imbarazzate”, quelle facce dei colleghi che mi deridevano quando esposi il fatto, quando facevo mettere a verbale le mie dichiarazioni riguardo a quello che prevedevo sarebbe stato l’esito della gara, oltre a lamentare che il progetto era labile e che la leva fatta sui posti di lavoro era di dubbia concretizzazione.
Cortona non merita queste figure, gli amministratori che difendevano per ordine di partito il progetto oggi dovrebbero chiedere scusa al popolo, alla gente, per aver sbandierato un operazione che si potrebbe definire “fantascientifica”.
A prescindere dal rientro obbligato dei 550.000 Euro ad oggi attendo con ansia che, col procedere dell’iter giudiziario, si verifichino eventuali responsabilità penali ed amministrative. Chi ha sbagliato paghi
Si sa come Umbria Jazz, in ormai dieci lustri, abbia portato a Perugia e dintorni,…
Convegni, tavole rotonde, degustazioni enogastronomiche, mostre fotografiche e documentali tutto dedicato all'animale simbolo della Valdichiana:…
“E io vado a mangiare dallo zio Ernesto!!” Scommetto che se solo avesse un ospitale…
È uscita la nuova guida di Condé Nast Johansens per una vacanza in una delle…
Nel genere da me e da tanti altri amato c’ è sempre stata la contrapposizione…
TOP TEN Mussolini il capobanda. Perchè dovremmo vergognarci del fascismo di Aldo Cazzullo,…
View Comments
Mi pare che sia il caso di chiarire meglio di quanto abbia fatto Meoni tutta la questione di cui parla questo articolo. Il bando di vendita del complesso di Manzano prevedeva già all'origine che, oltre alla cifra in denaro, dovesse essere corrisposta al Comune di Cortona un immobile destinato a "sala civica" del valore di 480.000 € (stabilito con un particolareggiato capitolato). Sempre nel bando originario e a garanzia del Comune di Cortona era anche fissata una scadenza temporale precisa entro il quale sarebbe dovuta avvenire la consegna dell'immobile. Qualora, per qualsiasi ragione, tale termine non fosse stato rispettato, l'aggiudicatario avrebbe dovuto corrispondere il valore in denaro, maggiorato degli interessi maturati (550.000 €). E' quello che e' avvenuto. Il motivo del ritardo nei lavori di edificazione del complesso ricettivo-turistico (che comunque sono regolarmente iniziati e stanno procedendo celermente) e' una nuova normativa della Regione Toscana che impone la Valutazione d'Impatto Ambientale per i campi da golf a 18 buche. In conclusione: il Comune ha semplicemente applicato quanto previsto nel bando di vendita dimostrando ancora una volta la regolarità dell'intera operazione, mentre il progetto (seppure con lieve ritardo) sta regolarmente procedendo nella sua attuazione che, a regime, porterà lavoro e sviluppo economico all'intero territorio cortonese. Per quanto riguarda l'inchiesta in corso il sottoscritto ribadisce la piena fiducia nell'azione della Magistratura, certo della assoluta liceità dei propri atti e di quelli dell'Amministrazione Comunale e certo che questo sara' infine ampiamente dimostrato
Buona sera,
con piace leggo sempre ValdichianaOggi.it ma stasera ho trovato questo articolo irritante,io non vivo a Cortona e non conosco nemmeno il sig. Meoni però nel suo articolo intravedo una interpretazione dei fatti alquanto personale e con una impostazione ideologica prevenuta.
Si deduce che il rimborso versato o da versare da parte dell'aggiudicatario al Comune sia stato per merito suo, secondo me non è una vittoria personale di nessuno ma solo il rispetto di un patto contrattuale.
Ogni volta che si deve pagare una penale c'è la parte che soffre e la parte che guadagna, in questo caso è una sconfitta per entrambi, per l'aggiudicatario per un esborso che non ha potuto evitare e per il Comune che non credo stesse aspettando il ritardo per intascare questa penale, tanto più che forse con il Patto di Stabilità non la potrà nemmeno spenderla.
Scusate se mi sono intromesso in un argomento che nemmeno conosco, ma il tono mi ha stuzzicato.