{rokbox title=| :: |}images/stories/meoni.jpg{/rokbox}
Un atto di indirizzo, come un ordine del giorno, rappresentano una trasparente azione politica, che impegna ogni gruppo consiliare ad una seria valutazione di merito, a prescindere dalla votazione finale, che sia favorevole che no, deve rappresentare senza ipocrisia l’idea di quel gruppo. Nel consiglio comunale del 31.03.2011, durante la discussione sul tema tutela della libertà religiosa, si è innescata una “bufera” che poteva essere evitata con una presa di posizione di ognuno, senza tergiversare troppo, il capo gruppo PD poteva, come poi è stato, votare contro senza voler insistere sugli emendamenti, prendendo appunto una sua decisione, insieme al suo gruppo, magari motivandola meglio.
Quando il Segretario generale, ha chiarito il testo dell’articolo 10 del regolamento si è capito, qualora c’è ne fosse stato bisogno, che tutto era chiaro, l’atto presentato dal sottoscritto non poteva essere stravolto, da emendamenti che di fatto avrebbero “annientato” il vero senso dello stesso. Dopo aver visto la presentazione di un altro ordine del giorno e/o atto di indirizzo, sul tema tutela della libertà religiosa, da parte del capo gruppo PD, copia modificata dell’atto che è stato respinto proprio dal gruppo suddetto, mi chiedo il perché, un consigliere comunale non possa “liberante” esprimersi con un voto chiaro, non per forza favorevole, ma che altresì voglia lanciare un messaggio con un altro atto diverso e generalizzato. Per tanto credo e ritengo giusto rimarcare il significato iniziale della discussione, quello di dare appoggio morale e non solo ai Cristiani, essendo gli stessi bersaglio di atti vili, questo non vuol dire assolutamente che vengono discriminati altri culti, ma bensì di riconoscere lo stato dei fatti. Nel “nuovo” atto del PD non leggo chiaramente che vi è l’appoggio richiesto, disconoscendo così la vera e reale situazione riportata abbondantemente nei vari organi di informazione. Ogni uomo deve avere la possibilità di esprimersi, di professare, di credere, ma anche di dare l’appoggio morale e non solo a chi subisce, in questo caso ai Cristiani, chi non fa questo sta in una posizione “ambigua” che poco interessa al popolo.
Atto presentato il giorno 04.04.2011
Meoni Luciano
Capo Gruppo Futuro per Cortona
Ordine del giorno
Il consiglio comunale…..
Preso atto Del voto contrario all’atto di indirizzo, da parte della maggioranza, discusso durante il consiglio comunale del 30 Marzo 2011, inerente la libertà religiosaPreso atto altresìChe, il suddetto atto, riportava una chiara ed evidente apertura, non “recepita” da alcuni, e dove risultava evidente il riferimento alla libertà di culto, chiaramente riportato nello stesso atto, tramite la citazione dell’articolo 19 della nostra Costituzione, che non era al centro della stessa discussione in quanto sancito, ma che, l’obbiettivo logico era quello di esprimere solidarietà ai Cristiani che subiscono crimini, aggressioni, attentati ConsideratoChe, i Cristiani, sono sistematicamente oggetto di attacchi e crimini, che anche l’osservatorio Europeo ha stilato una relazione che riporta una alta percentuale di incremento degli stessi, rivolti ai cristiani nel mondo, per altro in aumento anche nella stessa Europa, con dati preoccupanti, che debbono far riflettere Considerato altresìChe, l’intento chiaro dell’atto discusso e respinto grazie al voto contrario della maggioranza, non era rivolto al contrasto e/o la critica verso altri culti, ma a sostegno di chi attualmente subisce più di altri crimini, ritorsioni e attentati, quindi a sostegno dei Cristiani, tesi avvalorata da atti e documenti recepibili e che sono sotto gli occhi di tutti VistoChe la maggioranza ha voluto respingere con il voto contrario l’atto suddetto, generalizzando tutto, non volendo ammettere e sottoscrive la propria solidarietà verso i Cristiani che subiscono attacchi violenti, “disconoscendo” lo stato dei fatti, volendo appunto generalizzareImpegna Il Sindaco, la Giunta, il Consiglio Comunale, alla stesura di un documento di appoggio ai Cristiani, in quanto vittime di attacchi ingiustificati, vittime di attentati, nonché di vili violenze, nonostante l’impegno profuso verso il prossimo, anche in paesi disagiati del mondo e non solo Ad organizzare ogni manifestazione di sostegno ai Cristiani, senza discriminare nessun altro culto religioso, ma tesa alla vera testimonianza verso i fatti suddetti
A trasmetteretale atto a tutte le istituzioni, alla Provincia, Regione, Governo e di inviarlo altresì ai Primi Cittadini delle città Gemellate, quale indelebile traccia della volontà della nostra Comunità cittadina di impegnarsi per la tutela della libertà religiosa cristiana, cardine importante della vita e della Famiglia che insieme costituiscono i valori universali del paese