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Meoni: Cortona “deserta”, cosa fare oltre alle chiacchiere dei politici

Cortona oltre che un “gioiello” da preservare è oramai una città a vocazione turistica, le bellezze storiche ed artistiche fanno la loro parte attirando turisti, oggi fortemente in calo, grazie a politiche sbagliate. Prima di tutto bisogna rendere fruibile, accogliente ed accessibile la città, dando servizi e non disservizi, una nuova politica e un marketing strategico che possa attirare gente, ma non solo questo.

 

Per recuperare in gap negativo sulle presenze (aldilà dei dati forvianti che vengono pubblicati) occorre incentivare la presenza dei nuclei familiari nel centro storico, questo per aumentare l’economia interna alle mura etrusche, dando la possibilità alle attività presenti di stare aperte tutto l’anno e non chiudere mesi interi per ridurre i costi aziendali.

La politica (su questo ho dato più volte consigli) deve impegnarsi per portare nel centro storico uno o più corsi universitari, strategia importante e fondamentale per sopperire al calo demografico e rendere la città viva tutto l’anno.

Cortona ha delle attrazioni fantastiche, tuttavia le criticità e la mancanza di strategie creano effetti negativi; la carenza dei parcheggi induce molti a non rimanere in città, i parcheggi sono fondamentali e fanno parte di quella accoglienza suddetta. Quindi investire sui parcheggi, oltre la copertura delle scale mobili e il funzionamento delle stesse.

Organizzare eventi di spessore culturale ed artistico distribuiti tutto l’anno, oggi la maggioranza che governa Cortona sta “sfornando” numeri abnormi di eventi che nella carta fanno scena, mentre sono solo spese e poche rese…. La tassa di soggiorno non viene reinvestita per la promozione ma bensì sprecata per gli eventi estivi che non hanno portato mai nulla di interessante.

Creare un apposito ufficio con accordi esterni all’amministrazione, associazioni e persone laboriose, per ottimizzare gli eventi, gli stessi debbono avere una risonanza nazionale e non solo in modo da attirare quel turismo che può e deve stazionare più giorni nel territorio.

Cortona ha bisogno di essere ripulita, non è accettabile vedere vicoli e parti storiche della città sporche, inoltre il centro storico deve avere al suo interno un servizio di mini navetta in modo da servire l’utenza, la posizione della città storica vede anche attività ricettive e non solo nella parte alta della stessa, ad esse occorre dare un servizio, utile anche ai pochi residenti rimasti.

Calmierare gli affitti sotto forma di incentivi, giusto è affittare le case anche ai turisti, ma utile sarebbe ripopolare il centro storico anche con la presenza di nuove famiglie.

Lo sbaglio che sta compiendo questa maggioranza è quello di aver aperto un progetto unitario con gli altri comuni della Valdichiana, senza porre regole, questo ci sta danneggiando, e altri comuni limitrofi si stanno attrezzando per attirare il turismo, mentre Cortona sta arretrando.

Questi sono alcuni punti fondamentali per una nuova strategia politica di supporto ad un momento critico che incide ed inciderà nella economia locale.

Basta slogan, basta chiacchere, o ci mettiamo intorno ad un tavolo per ragionare seriamente, o Cortona avrà un contraccolpo senza precedenti, a me pare che questa attuale politica sia fallimentare e gli effetti si vedono.

Il Consigliere Comunale di

Futuro per Cortona

Meoni Luciano

Michele Lupetti

Colui che nel lontano 2006 ideò tutto questo. Fondatore e proprietario di ValdichianaOggi, dopo gli inizi col blog "Il Pollo della Valdichiana". Oltre a dispensare opinioni sulle cose locali è Beatlesiano da sempre (corrente-Paul Mc Cartney), coltiva strane passioni cinematografiche e musicali mescolando Hitchcock con La Corazzata Potemkin, Nadav Guedj con i Kraftwerk. I suoi veri eroi, però, sono Franco Gasparri, Tomas Milian, Maurizio Merli, Umberto Lenzi... volti di un'epoca in cui sarebbe stato decisamente più di moda: gli anni '70

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  • Mi capita spesso di visitare cittadine della dimensione di Cortona e mi avvilisce vederne svuotati i centri storici, molto belli in genere, sia di abitanti che di attività commerciali e artigianali.
    Cortona non mi fa questo effetto, anche se naturalmente è sempre più difficile per le nuove famiglie abitare in centro storico progettato per l vita di secoli fa, ancora possibile fino a 50 anni fa.
    Non so cosa si potrebbe fare per riadattare una cittadina di questo tipo alle esigenze della famiglia contemporanea, ma non mi sembra morta la nostra città e tanto meno fallimentare la sua amministrazione.
    Pregiudizi, o punto di vista di un anziano?

  • Quali criteri bisogna osservare ,per formarsi una rappresentazione attendibile delle condizioni economiche e civili di una città?Una ricostruzione rigorosa della dinamica economica locale aiuta moltissimo.Ma richiede la misurazione del livello e della composizione del reddito,delle forme e della qualità dell'occupazione,della maggiore o minore capacità di innovazione.Quello che sorprende nella ricorsività dell'enigma sviluppo/ristagno a Cortona è la difficoltà,almeno apparente,di procedere a tali misure.Secondo lei,consigliere Meoni,cosa impedisce di passare ,dalle allusioni e la vaghezza ,alla individuazione di categorie e misure per definire i reali contorni del fenomeno?

  • Gentile Sig. Felice De Lucia, amministrare bene Cortona è molto più semplice di quello che si vuole dimostrare.... basta un serio impegno di teritorio e le capacità organizzative. Ci sono politici che stanno li aspettando una "possibile" scalata. Credo che il popolo si stia accorgendo del fallimento ! Ci rebdiamo conto o NO che è tutto fermo ?

  • Caro Felice, l'amministrazione di Cortona ha da alcuni mesi definito un protocollo di collaborazione con la facoltà di economia dell'università di Siena per definire e realizzare il progetto "Cortona Futura" che sottoposi al cda di Cortona Sviluppo, che prevede una rilevazione nel dettaglio delle condizioni "socio-economiche" dell'intero territorio comunale, per poi sviluppare insieme un progetto di interventi di tipo strategico con visione a dieci anni.
    Forse è proprio quello che tu suggerisci nel tuo commento e comunque possiamo parlarne per eventualmente arricchirlo.
    Lavora più che bene la nostra amministrazione, almeno in confronto alla media nazionale.

  • Talvolta i documenti si limitano ad essere "protocollari" nel senso più formale del termine.Un insieme di formule diplomatiche alle quali non fa seguito alcuna sostanza.Infatti in diplomazia si sottolinea come un documento deve avere: un "protocollo",una articolazione più o meno ricca e densa,ed un "escatocollo".Una formula conclusiva che,spesso e volentieri, fa capire molto meglio l'antifona di tutta la faccenda.Queste considerazioni,in assenza di informazioni più dettagliate,sono il minimo della prudenza in proposito .E non intendono esprimere,ovviamente,alcun giudizio.Mi permetta il consigliere Meoni di replicare,almeno per il momento,in un modo "impressionistico".Ciò che accade e che osserviamo risente dei limiti delle nostre capacità percettive.Se ci imbattiamo in una persona dall'andatura incerta, possiamo concludere che abbia alzato troppo il gomito.Magari,se siamo dei buoni medici ,possiamo abbozzare una diagnosi,sia pure provvisoria,su eventuali danni cerebrali del soggetto.Per quanto riguarda Cortona:secondo lei,nella sua storia recente,ha alzato troppo il gomito nell'euforia turistico-spettacolare,oppure,ci troviamo di fronte a problemi strutturali di origine più remota?Secondo me bisognerebbe ragionare decisamente in quella direzione.Le strutture economiche cortonesi hanno una loro storia ,legata alla mezzadria ed alla crisi del settore agricolo ,che risentono ancora dei traumi non elaborati della fine di quell' epoca.Quando finisce un mondo talvolta si reagisce cercndo lo stordimento ,per non affrontare il dolore.Ci rifletta.Forse ,al di là delle maggiori o minori capacità amministrative,è una questione di nuove mete da affrontare con lucidità e consapevolezza.

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Michele Lupetti
Tags cortona

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