A poco meno di un anno dalle elezioni amministrative cortonesi, analizzati i dati e le liste presenti, sorgono alcuni aspetti poco chiari, peraltro già avanzati da diverse forze politiche e sicuramente da porre sotto attenzione a tutela della democrazia. In questi mesi, analizzando alcune liste e stampati per la presentazione delle stesse, vengono sempre più dubbi e perplessità legate alla trasparenza e chiarezza degli atti.
Ricordiamoci della “risicata” vittoria del PD, visto anche il mancato ballottaggio per soli 150 voti, quasi sicuramente frutto della lista di appoggio allo stesso PD, nata dalla sera alla mattina, servita di fatto a racimolare solo pochi consensi, comunque utili alla vittoria al primo turno. Pubblicamente, chiedo di verificare anche a distanza di mesi il risultato, conscio di attrarre le critiche, ma convinto di avere elementi tali per dire che qualcosa non torna a partire dai voti degli stranieri che negli ultimi giorni utili si recarono in massa a richiedere la tessera elettorale, (forse sollecitati da qualcuno), il numero di queste persone che hanno votato è da considerarsi vicino al numero di scarto per il ballottaggio. Una nota dolente è il fatto che nelle liste di presentazione del PD e della lista di appoggio, ci sono i “famosi” atti separati spillati e non allegati direttamente, anche se gli stessi sono poi convalidati da un timbro. Tuttavia, la trasparenza lascia alquanto a desiderare, come anche altri passaggi che a mio modesto avviso dovrebbero essere valutati da chi di dovere. Dalle risultanze avute, dai riscontri che insieme ad altre persone abbiamo avuto, ad oggi si può dire che la cosa più giusta e trasparente, visto che si parla di elezioni e di democrazia diretta, sarebbe quella di un serio approfondimento. Se i riscontri avuti e le testimonianze verranno supportate da altre Istituzioni si arriverà alla verità, in modo da poter affermare che è stata una vittoria “democratica” quindi giusta, e non una vittoria frutto di errori e/o circostanze fortuite! Indaghiamo a fondo poi vediamo.
Meoni Luciano