Mazzoli (PCL): “Perchè riappendere ciò che non è mai stato tolto?”

Nel titolo dell’articolo apparso martedi 1 dicembre sul Corriere di Arezzo si afferma che il Sindaco riappende i crocefissi e vieta le moschee. A parte quello che pensiamo noi come Partito Comunista dei Lavoratori , sulla laicità della scuola pubblica e delle istituzioni, motivo che ci ha visto dare il voto contrario in Consiglio Comunale alla mozione presentata da libera castiglioni, crediamo che siano posizioni pretestuose e populiste.

Non ci risulta infatti che, nelle scuole del nostro comune, siano stati tolti i crocefissi ,nè tantomeno che ci siano state richieste di apertura di moschee, o siano stateavanzate tali pretese, da parte di cittadini di religione musulmana, a meno che non ci sia state occultate tali richieste.  Il problema è veramente il crocefisso nelle scuole? Pensiamo che i problemi che assillano i cittadini siano ben altri : lavoro, sanità , rifiuti e decoro urbano, bollette sempre più onerose , privatizzazioni, pensioni da fame, sfruttamento e non ultima la realizzazione della strada Codivilla che dovrebbe collegare il centro storico con la valle di chio . La religione con tutto questo non ha nulla a che fare: ognuno ha il diritto di praticarla nei luoghi preposti ,propio per il rispetto di tutti ,non solo di mussulmani , buddisti , testimoni di Geova ecc. ecc. ma anche di chi è ateo.

Mazzoli Giuseppe
Partito Comunista dei Lavoratori