A causa dei recenti furti che nell’ultimo periodo hanno colpito alcune abitazioni nel comune di Castiglion Fiorentino,alcuni cittadini,giustamente esasperati , eltri esaltati hanno avanzato la proposta di istituire delle ronde notturne e diurne gestite dai cittadini stessi, per far fronte ad un problema che non è solo di ordine pubblico, ma sopratutto di natura sociale.
Il Partito Comunista dei Lavoratori, rispetto a questa proposta, intende prendere le distanze. Crediamo che il problema legato ai frequenti furti avvenuti nel comune non possa esser risolto con questi metodi, che riteniamo pericolosi per i cittadini che eventualmente vi parteciperebbero, non essendo garantita la loro incolumità, e perché tali ronde ci riportano indietro nel tempo a quando organizzazioni del genere avevano una connotazione politica ben precisa: l’organizzazione di bande fasciste.
Pensiamo inoltre che, se questa scelta venisse condivisa e avallata dall’attuale amministrazione,sarebbe un fatto gravissimo, una risposta di tipo barbaro a tale problema e una esplicita ammissione di fallimento delle istituzioni: non siamo nel farwest , dove ogni cittadino poteva decidere di farsi giustizia da solo.
L’aumento dei furti è un problema sociale connesso alla grave crisi che il sistema capitalistico sta attraversando ormai da molti anni, che conduce gli strati sociali più deboli al pauperismo e non è direttamente connesso al fenomeno dell’immigrazione, pertanto non può essere risolto rimanendo nel quadro dell’attuale società, che con le sue istituzioni ben poco ha saputo fare in difesa dei lavoratori.
Chi propone le ronde, pensa erroneamente di arginare il fenomeno, quando invece, non si fa altro che alimentare l’odio razziale e portare avanti una lotta tra poveri, che di fatto non solo non aiuta a superare la crisi che stiamo attraversando, ma distoglie l’attenzione dei lavoratori da quelli che sono i veri responsabili dell’attuale situazione.
Confidiamo, pertanto, che tutti i lavoratori e i cittadini più coscienti si sottraggano dal prendere parte a questo inutile gioco al massacro e si uniscano invece al Partito Comunista dei Lavoratori nell’unica battaglia che vale la pena di combattere, quella contro la povertà, la disoccupazione e il carovita. Se oggi sono necessarie delle organizzazioni in difesa degli interessi generali e collettivi dei lavoratori, queste possono avere come unico fine la trasformazione dell’attuale società e il passaggio ad un ordinamento sociale dove giustizia e libertà non siano solo principi astratti, ma basi reali su cui costruire tutti i nostri rapporti sociali, e non come pensano molti feticisti della libertà illusorie, che oggi propongono di istituire ronde, che possono solo mettere a repentaglio la sicurezza di chi vi partecipa e di chi pensa di avere così maggiori difese contro i furti.
MAZZOLI GIUSEPPE
Partito Comunista dei Lavoratori