Sono sorte inevitabili le polemiche dopo l’ultima fiera del 1 maggio anche per le comparazioni con il Maggio Castiglionese che fu a suo tempo concepito negli anni 80. Sono cambiati i tempi, sono cambiate le abitudini e sono cambiati gli amministratori, ma non poteva e non doveva cambiare lo spirito che poneva l’Amministrazione Comunale come volano e sentinella allo stesso tempo dello sviluppo, del lavoro e dell’andamento del positivo andamento dell’economia locale.
In tempi passati, in quella che era considerata un isola felice della Valdichiana, Castiglion Fiorentino appunto, nascevano aziende come funghi, imprenditori anche dai comuni limitrofi sceglievano di investire su Castiglion Fiorentino piuttosto che da altre parti.
Oggi all’inverso non solo Castiglion Fiorentino non viene preferito e non potrebbe essere altrimenti visti gli svantaggi che presenta un comune dissestato, ma sale agli onori della cronaca anche per la crescente perdita di posti di lavoro.
Non ci sono solo i dipendenti della Ex-Sadam e quelli Comunali che non potevano essere assunti, ma oltre ai vari cassaintegrati e disoccupati giovani e meno giovani, altre famiglie stanno perdendo la loro capacità di sostentamento.
Mi riferisco alla pressoché certa chiusura del gruppo aziendale “Pino Confezioni e Stilmoda” per il quale non è che l Amministrazione Comunale potesse evidentemente impedirla, ma che nel silenzio assordante da Palazzo San Michele, nessuno abbia mosso un dito per un’altra quarantina di famiglie che non avranno più i loro stipendi, proprio non ci sta.
E’un dovere istituzionale di Comune e Provincia come minimo, seguire simili vicende che hanno ricadute pesantissime sulla nostra comunità così già duramente falcidiata. E invece niente.
Si racconta dal PD che il risanamento del Comune è a buon punto, mentre il Sindaco è decaduto, il Vice Sindaco non sa dove battere il capo e il posto del Segretario Comunale è vacante, manco che a Castiglion Fiorentino non ce ne fosse bisogno.
Se non fosse stato per le apprezzabili scelte della Banca Valdichiana, tra l’altro è bene ricordarlo, a Castiglion Fiorentino nessun altro Istituto di Credito aveva neanche partecipato al Bando per l’affidamento del servizio di Tesoreria Comunale.
In questo drammatico contesto spero che almeno Banca Valdichiana voglia continuare ad essere vicino alle famiglie e alle imprese castiglionesi che in questo momento sono davvero in mano a nessuno”.
Mario Agnelli
Consigliere Comunale