La Procura di Firenze ha deciso di indagare sulla gara per l’affidamento del servizio di gestione del ciclo dei rifiuti nell’ATO Toscana Sud che riguarda 106 Comuni delle 3 province Arezzo, Siena e Grosseto. Il M5S già da tempo denunciava le gravi irregolarità riscontrate nell’appalto, grazie ad uno studio condotto da molti attivisti del territorio toscano , che dimostrava in maniera chiara le forti criticità emerse sia nella costruzione del bando di gara che nel contratto di servizio.
il principale elemento di criticità riscontrato – dichiara la deputata M5S Chiara Gagnarli, firmataria di una interrogazione parlamentare sullo stesso tema a febbraio 2015 – è la stessa esistenza dell’ATO, in contrasto con la normativa nazionale in tema di razionalizzazione degli Enti inutili: la Regione Toscana, infatti, istituendo l’ATO come consorzio di funzione viola l’indirizzo generale di razionalizzazione ed efficienza della pubblica amministrazione.
Le nostre denunce – aggiungono gli attivisti M5S di Cortona – riguardavano proprio i fatti contestati dalla Procura, cioè la composizione del bando di gara che sembrava praticamente cucito addosso alla SEI, unica società ad aver partecipato alla gara proprio per le condizioni della stessa, proibitive per chiunque altro.
Dallo studio che abbiamo condotto – proseguono i pentastellati – sono state prodotte 2 mozioni, presentate in tutti i Comuni facenti parte dell’ ATO Toscana Sud, per chiedere la soppressione dell’Ente e l’annullamento in autotutela del contratto di servizio stipulato con la società SEI.
Anche a Cortona il M5S ha proposto in Consiglio Comunale le 2 mozioni – spiega Matteo Scorcucchi, consigliere in quota M5S – ma non c’è stato nulla da fare : entrambe bocciate dal PD mentre la giunta sgattaiolava via dall’Aula per non essere presente ne alla discussione ne al voto.
Adesso – conclude Scorcucchi – chiediamo che le stesse persone che a Cortona hanno fatto come Ponzio Pilato, lavandosi le mani di fronte all’evidente fallimento di un servizio di gestione rifiuti che rischia di costare alle tasche dei cittadini cifre considerevoli, non giustificabili certo dalla qualità del servizio, si assumano la responsabilità politica di quanto accaduto dato che, come partito dominante, il PD ha da sempre amministrato la nostra Regione e considera le vicende pubbliche come affari di partito.
La giustizia farà il suo corso e chi sarà dichiarato colpevole è giusto che paghi.
Sull’argomento il gruppo regionale M5S con il Portavoce Giacomo Giannarelli ha tenuto una conferenza stampa presso il palazzo della Regione Toscana il giorno 11/03/2016 , dove ha illustrato i motivi per cui il M5S già da tempo denunciava quanto emerso fin ora e molto altro sul sitema rifiuti toscano.
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