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M5S su raccolta differenziata, ‘Cortona resterà il fanalino di coda?’

Storia di una delibera approvata e mai applicata

Nel Consiglio Comunale del 2 settembre 2014, il MoVimento 5 Stelle Cortona ha chiesto all’Amministrazione Comunale cosa fosse stato fatto e quali azioni concretamente fossero state messe in pratica per rispettare gli impegni presi con l’ approvazione delibera di iniziativa popolare per una migliore gestione dei rifiuti, presentata grazie alle firme dei cittadini cortonesi, sempre dal M5S, e approvata all’unanimità da tutta la componente consiliare dello stesso consiglio comunale del 13/02/2014.

 

La risposta è arrivata dall’Assessore all’Ambiente che ringraziamo, ma ci dispiace constatare che la stessa ci lascia alcune perplessità che vogliamo condividere con i cittadini, oltre a rilevare dal suo contenuto una volontà amministrativa molto virtuale e poco pratica.

La prima cosa che segnaliamo è l’impegno assunto e concordato dall’ amministrazione cortonese con ATO Toscana Sud, di aumentare la raccolta differenziata ENTRO i limiti delle capacità impiantistiche.
Per come lo interpretiamo noi, questo potrebbe significare che l’ intenzione effettiva da parte di chi gestisce la nettezza urbana, sia quello di aumentare la raccolta differenziata, ma solamente sino al punto che questa non crei problemi di approvvigionamento all’ inceneritore di San Zeno, per il quale, tra altro, è previsto un repowering, cioè un aumento della capacità di incenerimento da 39.000 t/annue a 55.000 t/annue.
Questo, secondo noi, metterà in seria discussione il reale aumento di RD nel nostro territorio, che, se fosse confermato il nostro timore, non potrà o non dovrà superare la soglia del 40%, risultato che sarebbe completamente fallimentare considerate le direttive europee che ci vorrebbero già oltre il 65% da un bel pezzo.

Questo significherebbe ancora una volta il far prevalere gli interessi economici verso società private o partecipate ma a prevalenza privata, che gestiscono gli inceneritori, mentre si ignorano ancora una volta completamente gli interessi collettivi sia sotto l’aspetto economico che salutare, oltre alla tutela dell’ambiente e il buon mantenimento del territorio, a favore di un basso inquinamento e un potenziale risparmio di materie prime.

Un altro aspetto che a tutt’oggi contestiamo all’ Amministrazione, è la mancata messa in opera di strategie locali che puntino ad una diminuzione della produzione di rifiuti, che dovrebbero essere il primo obiettivo dell’intero progetto, strategie che ricordiamo sono realisticamente realizzabili in modo autonomo dall’Amministrazione, senza avere alcun vincolo di rispetto all’adesione del Piano Interprovinciale ATO Sud Toscana.
Pur apprezzando nella risposta fornitaci le adesioni del nostro Comune a settimane europee per la riduzione dei rifiuti, nella pratica del quotidiano di provvedimenti concreti non si è ancora visto nulla, non vorremmo che le stesse adesioni servano solo come strumento pubblicitario e di apparenza.

Il M5S Cortona aveva chiesto sempre nel Consiglio Comunale di quella data, di emendare il regolamento TARI sia per aumentare lo sgravio (dal 15% al 30%) per chi fa compostaggio domestico, sia per inserire detrazioni che andavano a diminuire la bolletta TARI a quelle attività commerciali che volessero iniziare a realizzare una distribuzione di prodotti senza imballaggi all’ interno dei loro negozi.
Emendamenti realizzabili con un minimo sforzo, volti proprio ad ottenere una minore produzione di rifiuti da smaltire o riciclare e che al contempo diminuivano l’oramai oneroso costo che le stesse aziende si trovano a sostenere come tassa di smaltimento.
Purtroppo questi emendamenti da noi proposti, attraverso il Consigliere Scorcucchi, sono stati dalla maggioranza PD bocciati, senza neanche una discussione sul merito degli stessi.

Inoltre nella risposta dell’amministrazione si legge che il progetto di ATO Toscana Sud per Cortona, per quanto riguarda la raccolta domiciliare dei rifiuti, prevede la copertura del servizio porta a porta solo per la direttrice che collega Tavarnelle a Terontola, fino ad una copertura del 59% per l’area Aretina-Valdichiana.
Questo obiettivo è fallimentare in partenza.
La nostra idea è che, se non estendiamo il più possibile il servizio di raccolta domiciliare, non potremmo mai ottenere i risultati di raccolta differenziata che sono prefissati dalle norme europee, regionali e nazionali (oltre il 65%).
Non a caso infatti, come oramai dimostrato ampiamente, l’ unico sistema di raccolta che garantisce alti risultati in termini di RD è proprio il porta a porta esteso.

Quindi il comune di Cortona, al fine di migliorare l’attuale misera e del tutto insufficiente percentuale di RD e raggiungere gli obbiettivi definiti dalle normative e tanto pubblicizzati a parole in campagna elettorale, è chiamato a lavorare molto e a programmare con l’azienda gestore del servizio Sei Toscana, un servizio di RD porta a porta che possa essere esteso anche agli altri centri urbani del territorio cortonese.

Nella risposta avuta si parla di un obiettivo di RD da raggiungere per il comune di Cortona del 61% !!! Confidiamo che sia stato un errore di stampa perché non è pensabile, che l’Amministrazione Cortonese abbia fissato un obiettivo al di sotto di quelli definiti dalle leggi.

Apprendiamo infine positivamente, che l’ Amministrazione è intenzionata nei prossimi mesi ad organizzare delle assemblee con la cittadinanza per trattare la tematica della gestione dei rifiuti. Ci auguriamo che, in quelle occasioni, si faccia informazione completa sulle politiche che l’amministrazione vorrà adottare per una minor produzione di rifiuti e la loro raccolta differenziata.
I cittadini non potrebbero più sopportare scelte mirate ad interessi ed intrecci politico-economici, al fine di favorire lobby politiche ed aziende private, a scapito della tutela della salute dei cittadini e dell’ambiente in cui viviamo.

Movimento 5 Stelle Cortona

[.noresp.]

M5S Cortona

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M5S Cortona
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