n questo periodo di fase congressuale così acceso e ricco di appuntamenti, alla luce del rinnovo delle cariche del Circolo PD di Lucignano, sentiamo l’esigenza di contribuire al dibattito politico con questo documento che sintetizza le riflessioni condivise dai nostri iscritti, simpatizzanti e dirigenti lucignanesi. Di troppe regole si può morire come partito e come nazione. Da oltre un anno chiedevamo il congresso per poter ridiscutere di politica a livello generale e ridare slancio al nostro partito, vogliamo incisività, chiarezza e presa forte di volontà nello sburocratizzare la nostra nazione, questo congresso e le sue regole non aiutano a far capire che il PD vuole realmente snellire e sciogliere lacci e legacci che tolgono competitività alle nostre aziende e che complicano la vita dei nostri cittadini tra uffici e carte.
Dobbiamo occuparci di lavoro, ripensare il lavoro in Italia, far capire che è possibile difendere i diritti dei lavoratori e quelli dei datori di lavoro. Questa è buona politica, è politica riformista.
Difendere la produzione ed i prodotti italiani con forza in Italia, in Europa e nel mondo.
Si devono poter fregiare del marchio “made in Italy” solamente quelle merci realmente prodotte in Italia da aziende Italiane che abbiano cioè la propria sede legale nel nostro Paese.
Meno finanza più economia reale. Invertire la pratica globale che ha generato questa crisi mondiale, investire in finanza non può essere più remunerativo di investire nelle aziende e nelle economie reali, si è dimostrato che questo genera crisi e che blocca gli investimenti in ricerca e sviluppo delle aziende. Spostare la tassazione da economia reale a finanziaria, non può esistere che l’economia reale sia tassata al 40% e più e quella finanziaria al 20%, invertire questa rotta è basilare.
Chi ha di più deve dare di più. La politica dia il suo esempio come ha fatto la Regione Toscana, anche se dobbiamo fare di più. Se sono un diritto acquisito le “pensioni d’oro” lo erano anche le pensioni normali e l’età pensionabile della riforma Fornero. Poniamo un limite alle pensioni, già in passato ci eravamo espressi sull’argomento ponendo un limite a 4.000 euro, aumentiamolo a 5.000 ma poniamo un limite a queste pensioni.
Giustizia rapida, equa e giusta, dalla parte di quei cittadini ed imprese oneste che operano nella legalità e che devono attendere troppo tempo per vedere riconosciuti i propri diritti.
Nuova legge elettorale. La legge elettorale deve essere cambiata, è una necessità ed un impegno preciso preso dal Governo, dal Parlamento davanti agli Italiani ed al Presidente Napolitano. Bipolarismo e maggioritario, sosteniamo il modello elettorale dei sindaci.
Nessuno è realmente soddisfatto di questo governo di larghe intese, comprendiamo altresì la gravosa situazione ereditata nella quale ci troviamo ma chiediamo più protagonismo da parte del nostro partito e più incisività nell’azione del governo. Se vengono finalmente realizzate le riforme che tutti attendiamo da anni , se vengono attuate politiche di sviluppo e di crescita occupazionale assolutamente non rimandabili, sarà giusto sostenere questo Governo altrimenti torniamo al voto al più presto e ridiamo la parola ai cittadini. Il Paese non può permettersi perdite di tempo e campagne elettorali continue.
Abbiamo apprezzato molto lo slogan L’Italia Giusta.
Questo è l’appello che facciamo al nostro partito. Noi di Lucignano, con queste premesse, ci saremo.
Circolo PD Lucignano