L’Italia di Francone

C’è l’Italia che tira la cinghia, c’è l’Italia che muore di fame, c’è l’Italia strozzata dai debiti, c’è l’Italia dei cassintegrati, dei disoccupati e dei precari ma c’è anche l’Italia di Francone, per gli amici Batman. Chi è Francone? E’ l’ex Capogruppo del Popolo della Libertà alla Regione Lazio, una stazza importante per un uomo imponente e corpulento nato in un paese, Anagni, che ha dato i natali a ben quattro papi.

La magistratura si sta occupando di lui perché ha trasferito nei suoi conti correnti in Spagna 750.000 Euro provenienti dai fondi che la Regione mette a disposizione dei gruppi per promuovere l’attività nel territorio.

Ma non è tutto: cinque case a Roma, una barca lunga 15 metri, cinque auto di lusso (una Jaguar, due BMW, una Mercedes, un SUV ed una moto di grossa cilindrata) una villa al Circeo ed una a Tenerife, cene a base di ostriche e champagne, viaggi all’estero in buona compagnia (…), campagne elettorali faraoniche che producevano una pioggia di voti.

Dicono che parlerà e vuoterà il sacco, coinvolgendo i colleghi di partito tutt’altro che parsimoniosi come lui.

… Ma se Francone, braccato dai giudici sta preparando la sua linea difensiva con l’avvocato Carlo Taormina, c’è un uomo che vuole redimersi, espiare le sue colpe, fare un percorso spirituale ed entrare in un convento per “avvicinarsi al Signore” in una cella disadorna senza televisione e senza computer.

E’ Luigi Lusi, ex cassiere della Margherita confluito nel Partito Democratico che ha fatto sparire dal bilancio del suo partito 15 milioni di Euro investendoli in ville ed appartamenti.

I suoi colleghi, stupiti per l’amara e sconcertante vicenda che lo ha coinvolto, portandolo per due mesi in galera, hanno così commentato: ” Non abbiamo mai dubitato di lui, era una persona buona ed affidabile. Figuratevi che da giovane faceva il capo dei Boy Scout!”

Affonda l’Italia di Francone mentre gli italiani sono chiamati a nuovi sacrifici, a dolorose rinunce, a tagli insopportabili.

In questi giorni siamo stati chiamati a pagare la seconda rata dell’IMU introdotta dal Governo Monti per fare cassa. Berlusconi ha promesso che abolirà questa tassa odiosa che grava anche sulla prima casa, quella che non produce reddito e stiamo pagando con il mutuo in banca. Peccato che il Governo che l’ha introdotta, quello dei banchieri e dei Finanzieri (che non fanno pagare l’IMU alle Fondazioni Bancarie…), sia sostenuto proprio dal sedicente Popolo della Libertà con PD, UDC e i rinnegati di Gianfranco Fini a reggere il sacco.

E’ proprio l’Italia, cialtrona, arruffona e sguaiata di Francone!

Che aspettiamo a cacciarli a bastonate?

[.noresp.]