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Lista Civica “Per Cortona”: bilancio di un anno di lavoro

{rokbox title=|  ::  |}images/riccardotorresi.jpg{/rokbox}Carissimi cittadini del Comune di Cortona,
dopo quasi un anno dalle elezioni del giugno 2009 è arrivato per me il momento di stilare un primo bilancio dell’avventura della Lista Civica per Cortona, una lista nata con tante aspettative, andata avanti con  grande impegno misto a scetticismo dopo le elezioni, ma ancora convinta e ferma verso il raggiungimento dell’obiettivo per cui è nata: un obiettivo di grandissimo spessore, quello cioè di rappresentare una valida alternativa ai partiti locali che tante, troppe volte, si trovano costretti a rispettare i “diktat” dei rispettivi dirigenti nazionali, i quali il più delle volte non conoscono a fondo i nostri contesti, gli elementi che ci contraddistinguono come realtà unica in Toscana, le nostre e solo nostre peculiarità: del territorio, dell’ambiente, della storia e dell’umanità.

Il bilancio del primo anno di vita della Lista Civica per Cortona è sicuramente positivo, contraddistinto da:
–    un impegno serio e puntuale in tutte le occasioni istituzionali (consigli comunali e commissioni);
–    la presentazione di ben 25 interrogazioni (che non tutte ad oggi hanno avuto puntuale risposta) divise tra i vari nevralgici settori (dal sociale, all’economico-finanziario, dallo sport alla cultura, dai lavori pubblici all’Urbanistica, dalla Polizia Municipale all’Ambiente  etc….)

e sopratutto dalla possibilità di essere veramente

–    cittadini liberi in seno al Consiglio Comunale, liberi di valutare di volta in volta le proposte provenienti dagli altri gruppi consiliari, senza pensare a chi le ha presentate e a quale colore appartengono.
Valutare cioè di volta in volta la singola questione pensando esclusivamente al bene della comunità cortonese, potendo decidere come votare senza dover sottostare ad un diktat di partito. In una realtà locale ciò è possibile, e per questo bisogna lottare.

Per chi pensa sia una cosa da poco voglio dire due parole in più.

L’anno appena trascorso ci ha permesso di conoscere certe dinamiche politiche che sembrano voler volontariamente allontanare il cittadino sempre di più dalla vita socio-politica di un Comune. I cittadini tornano ad essere importanti solo in campagna elettorale e ciò appare, almeno a me, veramente disgustoso. E’ di fatto opinione comune che gli attuali partiti italiani siano in crisi e con loro tutta la politica, in modo trasversale. E’ per questo che una Lista civica locale deve avere la forza e l’aspirazione di rappresentare tanti cittadini senza pensare ad un solo colore politico.
Andando un po’ nello specifico e ricorrendo i mesi passati dal giugno 2009, si è giunti – dopo le vacanze estive nelle quali è stato convocato un solo consiglio comunale – al primo storico risultato ottenuto dalla Lista Civica: la richiesta – coofirmata da PDL per Cortona e subito accordata – di un Consiglio Comunale straordinario aperto, dedicato interamente al tema principale di questi mesi  trascorsi (che adesso sta vivendo una nuova intensa e forse decisiva fase), quello cioè legato alla Centrale a Biomasse di Renaia. Un problema nato molti mesi prima ma che per mancanza totale di trasparenza è venuto alla ribalta solo dopo le elezioni.
Con il consiglio comunale aperto è stato possibile mettere a confronto con l’Amministrazione le esigenze, le paure e le richieste della società civile cortonese che, unita nello splendido Comitato di Tutela della Valdichiana, ha avviato una serie di contatti con chi di dovere riuscendo a pubblicizzare la questione e permettendo la possibilità di una completa “revisione” di tutta la questione.
La Lista Civica non ha mai voluto strumentalizzare la questione, pur rimanendo sempre informata di tutto, perché noi non ci sentiamo portavoci di un solo colore politico, ma dell’intera Comunità cortonese e del Suo bene, che non ha né colori né bandiere nazionali.
Nel periodo più caldo, all’indomani della notizia pubblica, sono voluto appositamente rimanere in penombra perché la questione non era, o meglio non avrebbe dovuto essere, affatto politica. In fin dei conti si stava parlando di una questione civica. Era la popolazione tutta ad esser protagonista, perché tutti avremmo pagato (e forse pagheremo) le conseguenze di una scelta dettata da non si sa quali motivi.
Una delle critiche ricevute è stata quella di chi pensa sia molto più facile stare dalla parte dell’opposizione che da quella del “governo locale”.
Bé… io penso invece che ci voglia sicuramente più coraggio a dire sempre la propria opinione, non per fare inutili polemiche, ma certamente per esprimere un proprio punto di vista, senza farsi condizionare dai “vertici”. E “coraggioso” è colui che pur appartenendo ad un qualsiasi gruppo e quindi anche di maggioranza, riesce a far valere la propria libertà di cittadino, ancor prima di esser consigliere.
Tante troppe volte – e invito con questo la cittadinanza a partecipare ai consigli comunali che sono pubblici –  si è assistito alla famosa e solenne “alzata di mano” senza che nessuno in seno alla maggioranza, decidesse di dire la sua pubblicamente, seppur in privato non avesse affatto esitato a manifestare il proprio disaccordo. Chi sta in un partito non può di volta in volta valutare la cosa in maniera autonoma?io dico di si. Ma nella politica attuale, anche locale, questo non sembra possibile; sembra che si debba infatti sempre rispettare le indicazioni dei “superiori”. Forse anche per questo tutta la  politica nazionale è obiettivamente in crisi, e forse anche per questo gli italiani hanno sempre più sfiducia verso i politici. Politici di qualsiasi colore.
Io, grazie all’appartenenza alla Lista posso esprimere sempre il mio punto di vista e renderlo, non è cosa da poco, pubblico.
La lista ha un solo fine da perseguire, quello cioè del bene comune del territorio cortonese e della Sua gente. Ogni decisione deve essere ponderata e valutata sempre in base a questo fine, senza dover mettere nel conto alcuni “si” che i vertici di alcuni partiti sembrano aspettarsi come “obbligatori”. Solo chi è totalmente libero, può farlo.
Con queste importanti premesse, il lavoro della Lista Civica continua con tanta passione, entusiasmo e consapevolezza nei nostri mezzi.
Invito tutti a chiamarmi per chiedere qualsiasi cosa, qualsiasi richiesta e iniziativa possibile a livello comunale, affinché io riesca a portare in seno al consiglio comunale le vere necessità dei cittadini. E affinché se volete siano richiesti altri consigli comunali aperti. Perché questo è un diritto da esercitare. Chiedete perché chiedere è lecito, sopratutto se il contenuto della richiesta è questione civica e non personale. Una lista civica ha una grande forza: contare sulle persone e sull’amore per il proprio territorio.
Chi ci appoggia a livello locale è libero di votare per chi vuole nei vari appuntamenti elettorali.
Noi non siamo infatti strumenti nelle mani dei partiti nazionali.
Sono convinto che i cittadini cortonesi riusciranno a capire le potenzialità di una lista civica nel nostro territorio, affinché un continuo dialogo, un continuo confronto tra tutti noi possa aiutare a perseguire sempre il bene comune, senza compromessi, senza false promesse.
Tra i nostri altissimi fini, c’è – tanto per citarne uno- quello fondamentale di una vera giustizia sociale, più servizi per le persone che hanno problemi psicofisici, abbattere definitivamente le barriere architettoniche ancora presenti anche negli stessi nostri uffici comunali (si pensi per esempio a come un disabile possa  – anzi non possa – raggiungere l’ufficio dell’Urbanistica).
Bisogna trovare soluzioni per i nostri giovani affinché siano valorizzati e si sentano protagonisti nel nostro territorio e sappiano valorizzarlo con gli strumenti che dobbiamo noi fornire loro.
Cari amici, non credete che chi vi sta rappresentando in Comune sia più intelligente di Voi. Loro, quelli che si sentono veri “politici” in una realtà comunale, pensano di esserlo.
Ma per fare l’amministratore a livello locale non occorre credere di essere più intelligenti degli altri; occorre mettere da parte le ideologie, saper ascoltare e saper prendere decisioni per il bene del territorio e della Sua popolazione. Il tutto senza fare gli interessi di qualcuno in particolare, ma dell’intera comunità.
Abbiamo affrontato, con le nostre numerose interrogazioni, temi importanti, temi basilari, come quello relativo alle Biomasse di cui abbiamo già parlato sopra.
Abbiamo inoltre toccato un tema che non tanti conoscono, quello cioè dei contributi alle associazioni sportive e non, talvolta non logici o quanto meno non omogenei. Ma quali i criteri?Chiedetevelo anche voi. Senza parlare dei sussidi alle persone in difficoltà. Sussidi giustissimi, se chi li percepisce è effettivamente indigente. Ma quante persone lo sono eppure rimangono senza nessun tipo di aiuto?Ci saranno forse alcuni furbi che accedono a tali sussidi pur avendo già un reddito per vivere più che degnamente?E allora più controlli, più trasparenza, più giustizia. Principi che un’amministrazione di centro sinistra dovrebbe già avere a cuore.
Abbiamo poi cercato di capire perché il Comune di Cortona non si avvalga di nessun, dico nessuno,  fondo comunitario. Ebbene si…. un Comune importante come il nostro non riesce a presentare nessun valido progetto –  e non parlo di lavori pubblici (anche se per citare un esempio – banale –  di bando da poco scaduto, era forse possibile costruire una pista ciclabile proprio con fondi comunitari) – ma anche per politiche giovanili, imprenditoria femminile e giovanile, incentivi per le aziende già presenti nel territorio.
La risposta non è da ricercare nella incapacità ma nella non conoscenza che è molto peggio.
Abbiamo poi affrontato il tema della Sicurezza e del lavoro svolto dalla Polizia Municipale. I numeri non sono confortanti, sia  – tanto per fare un esempio –  degli accertamenti edilizi sia del personale come organico. E’ stato sforato il Patto di Stabilità e questo per una scelta volontaria. Ciò comporta adesso  – tra le tante altre cose – l’impossibilità di qualsiasi tipo di assunzione in qualsiasi settore. E quindi anche in quello della Polizia Municipale che è sicuramente, sotto organico. Sono però dati obiettivi quelli riferiti ai tanti fatti accaduti nel nostro territorio: di microcriminalità, risse, atti di violenza.
Concordo con chi dice che i Comuni sono ancora troppo vincolati rispetto le scelte di governo nazionale. Ma è bene ricordare che seppur sia poca la “libertà di manovra” di cui godono i comuni, tante scelte vengono effettuate dall’amministrazione e quindi è giusto che le responsabilità vengano ben individuate anche a livello locale.
Abbiamo fatto interrogazioni riferite al settore dei trasporti, a quello della Scuola, a quello della Sanità e di tanti altri settori nevralgici – come quello del turismo –  che devono essere fiore all’occhiello del nostro Comune. Abbiamo fatto interrogazioni anche riferite al Piano Urbanistico in approvazione, approvazione di fatto paralizzata dalle numerose (e ci deve essere un perché) osservazioni lecite che sono pervenute.
Abbiamo scelto come linea quella della “non polemica a tutti i costi”, bensì di una critica costruttiva – senza fare proclami né uscite giornalistiche – e di un attento e continuo monitoraggio dell’attività dell’amministrazione.
Le nostre interrogazioni non sempre hanno avuto risposte puntuali. E quando queste ci sono state non sono mancati casi di risposte molto evasive. La chiarezza e la trasparenza devono invece essere punti cardine di un’Amministrazione comunale.
Essere amministratore vuol dire essere uno strumento in mano alla gente. Non deve essere un palcoscenico, né tanto meno un trampolino. Uno strumento per la Comunità e per il nostro territorio. Cosi io e la Lista lo concepiamo

Michele Lupetti

Colui che nel lontano 2006 ideò tutto questo. Fondatore e proprietario di ValdichianaOggi, dopo gli inizi col blog "Il Pollo della Valdichiana". Oltre a dispensare opinioni sulle cose locali è Beatlesiano da sempre (corrente-Paul Mc Cartney), coltiva strane passioni cinematografiche e musicali mescolando Hitchcock con La Corazzata Potemkin, Nadav Guedj con i Kraftwerk. I suoi veri eroi, però, sono Franco Gasparri, Tomas Milian, Maurizio Merli, Umberto Lenzi... volti di un'epoca in cui sarebbe stato decisamente più di moda: gli anni '70

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Michele Lupetti

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