E’ notoria la situazione finanziaria in cui vertono gli enti locali stretti fra continue diminuzioni di trasferimenti e vincoli del cosiddetto “patto di stabilità”. Nessuno quindi si aspettava un bilancio preventivo 2013 del Comune di Civitella pieno di rose. Tuttavia la stangata – l’ennesima – assestata ai cittadini di Civitella è davvero impressionante: sostanzialmente tutto quello che era possibile aumentare in termini di pressione tributaria e contributiva è stato aumentato. Con ciò segnando, probabilmente, il record negativo nel panorama provinciale e forse anche oltre.
Veniamo ai dati.
Addizionale comunale IRPEF. L’incremento previsto nel 2013 rispetto al 2012 è di 180.000 euro.
Per fare un esempio un cittadino con un reddito lordo di 28.000 euro (cioè circa 1500 euro netti al mese in busta paga) pagherà un’addizionale IRPEF di 175,00 euro contro le 113,00 euro del 2012. Un incremento di 62,00 euro pari al + 54%.
TARES. L’incremento delle tariffe produrrà un maggior gettito di circa 120.000 euro nel 2013 rispetto al 2012 (aumento di circa 10%) a cui andrà ad aggiungersi la maggiorazione statale (0,30 euro a mq) per una cifra di circa 200.000 euro. In conclusione le bollette tares 2013 avranno un incremento medio rispetto alle bollette tarsu 2012 di circa il 30%.
IMU. L’aliquota base passa dal 8,7 per mille al 9,9 per mille con un incremento di circa il 14%. Aumentano anche altre aliquote (per esempio le abitazioni principali “di lusso”, o gli immobili dati in affitto a canone non concordato). L’aumento del gettito derivante dalla manovra di bilancio del comune di Civitella è stimato in circa 150.000 euro.
Servizi a domanda individuale. Aumentano i servizi di refezione scolastica, di trasporto scolastico, di soggiorno alla casa di riposo e anche gli altri servizi a domanda individuale (sportivi, scuola di musica etc). Il maggior contributo richiesto ai cittadini si può stimare in almeno 80.000 euro.
In conclusione la pressione tributaria e contributiva salirà nel 2013 nei confronti dei cittadini di Civitella in modo enorme. Si può stimare che la popolazione di Civitella dovrà complessivamente spendere nel 2013 circa 530.000 euro in più rispetto al 2012. Peraltro se a questa cifra si aggiungono i 200.000 euro di maggiorazione TARES di competenza dello stato la cifra sale addirittura a 730.000 euro. In sostanza si può assistere alla maggiore stangata mai avvenuta nella storia del comune di Civitella in Val di Chiana. Che è passato in pochi anni da un comune che poteva vantare una pressione tributaria e contributiva fra le più basse nell’ambito provinciale e toscano a un comune con la pressione tributaria fra le più alte in ambito provinciale e regionale.
Stangata che inoltre non produce alcun significativo lavoro pubblico ed anzi impegna ben 248 mila euro di oneri di urbanizzazione (pari al 36% complessivo) in spese correnti.
Anche nei servizi erogati non si registrano incrementi.
La maggioranza consigliare giustifica l’ennesima stangata con il solito refrain usato in questi ultimi anni: il supposto enorme impegno nei servizi sociali. In realtà oltre la metà della spesa nel sociale è assorbita dalla casa di riposo ed è quasi totalmente coperta dalle tariffe e dai contributi correlati.
A noi della Lista Civica per Civitella sembra invece che l’esigenza di stangare i cittadini derivi non solo dalle manovre dei vari Governi, ma anche dall’incapacità degli amministratori comunali di gestire bene gli interessi della collettività. Per esempio il Comune di Civitella e i suoi cittadini vivono la paradossale situazione di dover pagare l’indennità di disagio ambientale al Comune di Arezzo per l’inceneritore AISA di San Zeno ma non riscuotono nulla per la presenza dell’inceneritore della Chimet. In sostanza abbiamo il disagio ambientale e non solo non riscuotiamo ma paghiamo: una situazione assurda la cui responsabilità ricade tutta sugli amministratori comunali.
Lista Civica Per Civitella, 10 novembre 2013
[.noresp.]