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In questi giorni assistiamo ad una vera e propria invasione dell’Italia da parte di extra comunitari, Lampedusa non sopporta più il numero elevato di gente che sbarca continuamente senza sosta, i cittadini rimangono attoniti senza poter fare nulla contro questo fenomeno. Credo che tutto ciò, riportando alla mente quello che la grande Oriana Fallaci affermava, sia sintomo di una mirata strategia, pensata nei minimi dettagli, da menti raffinate forse riconducibili “all’Islam”. La grande scrittrice affermò che l’Europa sarebbe diventata l’Eurabia, con una invasione prima “lenta” poi veloce di uomini e donne che vogliono arrivare da noi con solo i diritti in “tasca” senza doveri, né rispetto per chi offre loro l’ospitalità e la democrazia. Da sempre sono convinto, ora ancor di più, che, se vogliamo aiutare i più deboli, le popolazioni più disagiate del mondo, lo dobbiamo fare dando loro aiuti e sostegni nelle proprie terre di appartenenza, in modo da ottenere risultati concreti senza demagogie e buonismi di facciata. Ora è giunto il momento di farsi sentire, bisogna impostare azioni di vero impegno, verso chi soffre, chi è in condizioni precarie, chi non ha la casa, chi non ha il lavoro, partendo prima dagli Italiani, da nostri giovani come dagli anziani soli, dalle nostre famiglie, tenendo il “pugno” duro con i furbi e con chi sfrutta le situazioni. Uno dei principi fondamentali di un popolo è quello di mantenere il giusto equilibrio di convivenza, principio che sta venendo meno in Italia, grazie al numero elevato di extra comunitari che girano nella nostra terra, senza alcuna risorsa economica, senza motivazione, se non quella di farsi mantenere e vivere alle nostre spalle. Il buonismo usato fin qui dalla politica Italiana è sotto gli occhi di tutti, le nostre carceri sono affollate, non per caso, per di più da gente straniera, che forse non doveva nemmeno entrare nel nostro paese, gente che non ha niente da perdere, che vive di criminalità e di lavoro nero, quando va bene. I comuni, le province come altri enti italiani, spendono un patrimonio per dare i vari sussidi a costoro, gli extra comunitari si inseriscono nelle apposite graduatorie per l’assegnazione di case popolari, ottenendo spesso l’alloggio prima di qualsiasi altro soggetto Italiano, rientrando nei parametri di “povertà”, magari perché non assunti regolarmente, quindi con valutazioni economiche non vere. Tutto ciò non deve essere visto come una lotta contro gli stranieri, avendo nella nostra zona gente seria e onesta, che lavora e che ha normali famiglie, abbiamo l’obbligo di rispettare gli altri, ma sono proprio gli extra comunitari e/o stranieri onesti a puntare il dito su questa invasione, sapendo che da tutto questo loro subiranno un danno a prescindere. Infatti questa invasione sta rompendo proprio gli equilibri fondamentali per il buon vivere, la percentuale di stranieri deve essere minima rispetto alla popolazione residente, gli stranieri tutti, debbono, una volta entrati nel nostro stato, rispettare le leggi e le regole, sono loro che si devono adeguare non noi…… Chi arriva da noi, è pronto a chiedere e basta, sapendo che in Italia tutto è permesso, che i diritti sono “gratuiti” senza però i doveri. Se continuiamo così, gli equilibri sociali cambieranno e forse tra qualche anno ci saranno dei veri e propri stravolgimenti. Oltre gli equilibri del buon vivere, uno che non deve essere sottovalutato è quello religioso. L’Islam pian piano sta inserendo i suoi “fedeli” nel territorio, sembra di assistere inermi ad una vera “scalata” senza precedenti, con la conferma che in molte città costoro chiedono insistentemente di poter costruire una moschea, molto spesso cercano di iniziare le loro “attività” con centri culturali, con locali piccoli ma non più di tanto, con attività mirate. Anche nelle scuole esistono già vari problemi, con genitori di alunni musulmani che protestano e “impongono” le loro idee, con i loro figli piccoli fatti uscire nell’ora di religione, spesso umiliati verso gli amici, con atteggiamenti che poco hanno a che fare con la nostra Democrazia. L’Italia deve reagire, nel rispetto di tutti, non è razzismo difendere la cultura di un popolo, le tradizioni, la religione, non è neanche vergogna difendere la legalità, la democrazia quella vera; pertanto l’ipocrisia di alcuni, il voler accettare tutti senza garantire regole a nessuno è, e rimane vera follia. Se continueremo a percorrere questa linea, saremmo costretti, ma più di noi i nostri figli, a subire uno stravolgimento fisiologico del vivere in libertà, di amare la nostra Italia, di mantenere quello che abbiamo e che hanno conquistato anche con il “sangue” i nostri predecessori. Fermiamo questa invasione, nel rispetto dei fondamentali diritti, che attualmente sembrano essere messi a repentaglio, gli extra comunitari la smettano di chiedere e basta, chi entra e lavora bene, chi non lavora o meglio si fa mantenere, è meglio che torni al proprio paese.
Meoni Luciano
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