Smettiamola di scandalizzarci, smettiamola di meravigliarci, smettiamola di indignarci. Gli equilibrismi dei politici, il loro “dire e non dire”, i frequenti e repentini cambi di casacca, la voglia di cambiare ostentata in mille modi per non cambiare proprio nulla e lasciare tutto come prima colpiscono ancora la vostra immaginazione? E’ normale che un ex consigliere comunale di Alleanza Nazionale dia vita al Comitato pro Renzi a Cortona?
Matteo Renzi, sindaco di Firenze, è un autorevole esponente del Partito Democratico che sostiene il Governo dell’Alta Finanza Internazionale e delle Banche assieme al Popolo della Libertà, all’UDC e al partito di Gianfranco Fini.
La sua rottamazione riguarda i metodi e la liturgia della formazione politica a cui appartiene e si propone un profondo cambiamento generazionale come se ci possa essere un legame tra l’età dei politici e la loro inconcludenza, le loro molte primavere e gli inquietanti episodi di malcostume di cui sono spesso protagonisti.
Purtroppo non è così.
Una classe politica andrebbe selezionata in base alla capacità, alla coerenza ed al coraggio delle scelte, in base ai risultati ottenuti che sono l’unico obiettivo elemento di valutazione.
Rottamare i cinquantenni ed i sessantenni potrebbe non servire.
Francone Fiorito l’ex capogruppo del Popolo della Libertà della Regione Lazio, che ha trasferito nei suoi conti correnti in Spagna 750.000 Euro destinati a promuovere la politica nel territorio, ha acquistato con i soldi pubblici macchine di lusso, ville ed appartamenti di prestigio, ha 42 anni.
Il suo collega di partito Carlo De Romanis, che organizzava per decine di migliaia di Euro feste tematiche ed in costume ambientate nell’antica Grecia, con donnine seminude e uomini travestiti da maiali, ha appena 32 anni
La consigliera del PDL nella Regione Lazio Veronica Cappellaro che, mentre la gente si dispera, perde il lavoro e non arriva alla fine del mese, organizzava i “Cacca Party” in un palazzo gentilizio del Centro Storico di Roma con i dolci a forma di escrementi ed un water su cui farsi immortalare, se non è di “primo pelo” (…) è tutt’altro che vecchia.
… E Renzo detto il “Trota”, figlio prediletto di Umberto Bossi, che utilizzava i suoi autisti come Bancomat per farsi rimborsare ogni genere di spese personali è forse un esponente della vecchia classe politica da rottamare?
Ho conosciuto vecchi rincoglioniti resi viscidi dalle consuetudini e dall’esercizio del potere e vecchi indomiti che costituiscono un esempio per la purezza delle loro idee e per una storia personale cristallina.
Senza quei vecchi mi sentirei perso perché quando tutto crolla è proprio la forza del loro insegnamento che ci aiuta a tenere alta la bandiera e ad andare avanti.
Ho conosciuto giovani coraggiosi, animati da autentica passione politica e civile, giovani disposti a qualunque rinuncia per difendere i propri valori e giovani furbastri, cinici e spregiudicati che si avvicinano alla politica per prendere visto che non sono capaci di dare niente.
Cosa nascondono i repentini cambi di casacca di soggetti ripetutamente folgorati sulla via di Damasco da un dio minore che non esige nessuna fede ma soltanto freddo raziocinio e l’imbarazzante disinvoltura di saltare da un carro all’altro senza remore e pudori di sorta?
Una volta erano gli steccati ideologici a marcare le differenze. Oggi i maggiori schieramenti politici sono del tutto uguali. Hanno accettato la globalizzazione dei mercati, sono ultraliberisti, sono innamorati delle privatizzazioni, sono filo americani.
Cosa c’è da rottamare allora?
Sicuramente il trasformismo, l’opportunismo, la voglia di “collocarsi utilmente” in un partito non avendo trovato nella vita una dimensione umana e professionale, l’attitudine a rubare ed intrallazzare con disinvoltura a tutte le età ed in ogni tempo.
Rottamiamo chi non ha fede e non ha coraggio, il furbastro, l’affabulatore di Centro, di Destra e di Sinistra, gli uomini per tutte le stagioni (…) che cambiano pelle come i serpenti e procedono con disinvoltura a repentini cambi di campo.
Un altro esempio?
Si può aderire ad Alleanza Nazionale, poi a Forza Italia, poi a La Destra, passando per l’occupazione di un edificio pubblico a Salcotto con un look da guerrigliero ed un sigaro cubano tra le labbra?
Si può, dopo aver militato in partiti che vengono definiti “statalisti” all’insegna dell’amor di Patria e dei colori nazionali, aderire alla Lega e diventarne coordinatore, indossare la camicia verde e, dopo esser stati a Predappio per rendere omaggio alla tomba del Duce, invocare la Padania e la difesa del Nord?
Certo che si può!
Manca la capacità di vergognarsi delle proprie scelte e di arrossire.
Rimosso ogni genere di remora e di tabù, si va all’assalto della vecchia politica, penetrando nel Palazzo reso fragile, permeabile e sconnesso dai terremoti giudiziari, dagli scandali e dalle ruberie.
Ma questa non è nuova politica ed autentico cambiamento, è soltanto una colossale presa in giro.
Mauro Turenci
[.noresp.]
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Come non condividere quanto asserito: "Cosa nascondono i repentini cambi di casacca di soggetti ripetutamente folgorati sulla via di Damasco da un dio minore che non esige nessuna fede ma soltanto freddo raziocinio e l'imbarazzante disinvoltura di saltare da un carro all'altro senza remore e pudori di sorta "? Tuttavia, ci sono anche quelli che per motivi professionali, sono costretti ( anzi, vivamente consigliati dai superiori o gerarchie ) di celare il proprio credo politico, ( anche se ciò potrebbe essere penalmente perseguibile) anche quelli che pagano in primis la coerenza a certi valori, idee, con le piu' dispe(a)rate forme di segregazione sociale e non solo!Ed anche quelli che con subdola arroganza ritengono che appartenere ad x, oppure y, oppure omega, costituisca (apriori)un valore aggiunto, alla faccia della tolleranza...della costruttiva dialettica e rispetto delle idee altrui.
Mi permetto di citare addirittura Lorenzo il Magnifico:
Dica pur chi mal dir vuole
Noi faremo e voi direte!
Dove, naturalmente, si intende fare (o cercar di fare, almeno) gli interessi dei propri concittadini, pur stando all'opposizione, e non far (o rifare) polemiche che per i cortonesi non sono di alcuna utilità!
Fabio,
la tua analisi è impietosa e perfetta. Il vero problema di questa classe politica di cialtroni e di mestieranti, senza remore senza alcun senso dello stato, è l'incapacità di vergognarsi. L'incapacità di arrossire, appunto.
un vecchio adagio diceva..solo gli stupidi non cambiano idea..
giusto..
il problema è quando si cambia idea con troppa facilità..soprattutto due -tre volte in un anno..magari per trovare la propria "collocazione" politica,poi i risultati sono quelli a cui assistiamo in questi gg..
politici senza morale ne valori..politici che stanno li soltanto x arricchirsi alle spalle della gente che quasi muore di fame..
tutto ciò è inaccettabile..
la politica deve ritrovare una sua moralità..magari cambiando "meno casacche"...
Il cambio di casacca comporta a scelte personali per le ideologie che uno a, uno puo pensare in un modo, crescendo con quel modo, ma cambiare "sponda" da un'anno all'altro non credo che sia la cosa giusta da fare.
Siamo arrivati alla frutta, dove in questi giorni gli altarini stanno uscendo fuori, sempre pochi, per il mio parere personale, ancora ne usciranno e per molte persone si metterà male, a primavera ritorneremo alle urne per scegliere i prossimi "magna pane e tradimento", che prima ti incantano e poi pensano solo a mettere i soldi in tasca loro...
Le alleanze tra colori e modi di fare, io non le prendo nemmeno in considerazione, molti Italiani, spero faccino lo stesso, a meno che qualcuno venga a bussare alla porta offrendoti "Lavoro, Casa, Soldi", cosa al quanto molto difficile in questi tempi.
Ricominciamo d'accapo, riformiamo quest'Italia, e, se vogliamo rimanere in Europa, la cosa "deve" cambiare, perchè, cosi non và bene.
Premetto che non intendo difendere nessuno e che quello delle primarie del PD è un argomento che in me desta il medesimo interesse di quante volte al giorno Renzi,come qualsiasi altra persona,si rechi ad espletare le proprie necessità fisiologiche,il discorso che i vecchi non si devono rottamare solo perché sono vecchi, perchè da loro si possono trarre esempi da seguire,non è la prima volta che lo sento.
Premesso che a tutto comunque ci dev’ essere un limite,perché non si può vedere un Biondi che a più di 80 anni continua ad andare in giro per l’ Italia a fare processi penali e a guadagnare milioni di euro l’ anno quando prende la pensione da avvocato da quasi 20 anni,che cumula col vitalizio da deputato e quello da senatore (per quanto mi riguarda contribuisco a pagarglieli tutti e tre),questo discorso, in astratto può essere giusto,ma in concreto ,in politica,chi sono quei vecchi da cui bisogna trarre esempio? Forse Ciriaco De Mita,che dopo aver arraffato e pappato per una vita,sistemando ovunque partenti e amici,a più di 80 anni,per non poter stare senza occupare una poltrona,si è fatto eleggere al Parlamento Europeo?o Emilio Colombo,che ,in età più che avanzata,tirava cocaina ?o Napolitano,che, con una sorta di golpe bianco, ci ha imposto questo governo di usurocrati che nessuno ha voluto né tantomeno votato, il quale ha ridotto l’ Italia,metaforicamente parlando per fortuna,ad un cumulo di macerie,con una condizione economica da immediato secondo dopoguerra?o che, finchè intercettavano gli altri tutto normale,quando è stato intercettato lui ha sollevato il conflitto di attribuzioni? o Berlusconi,che, nonostante il lifting abbia fatto della sua faccia una sorta di maschera di Tutankamon,coi suoi 76 anni nella categoria dei vecchi ci entra a pieno titolo,il quale,mentre governava,ha pensato più che altro a cercare di risolvere con ogni mezzo le sue grane giudiziarie ed a fare i festini con le prostitute ,cercando di fronteggiare le figure di cacca che gli derivavano da essi e dai connessi rapporti che venivano a galla con faccendieri e magnaccia?o che,per assicurarsi il consenso popolare con l’ inculcare nella gente una sensazione di benessere che in realtà non c’ era,ha stoltamente ignorato la crisi economica,?senza dimenticare che ha fatto guadagnare al nostro paese il non certo lusinghiero primato di avere un capo del governo in carica imputato per prostituzione minorile!
A Renzi va dato atto di voler cacciare una classe dirigente del suo partito che è sempre stata inconcludente,e che ora è diventata pure vecchia e comincia a sapere di stantìo;ciò ,peraltro, succede in tutti gli organismi privati quando un apparato dirigenziale non ottiene risultati (i calciofili e gli juventini in particolare ricorderanno Blanc e Secco,ricorderanno i risultati sportivi che hanno ottenuto ,e ricorderanno anche che fine hanno fatto in conseguenza di tali risultati).
P.S. Il Trota si comportava come si comportava perché evidentemente qualcuno gli aveva fatto capire che poteva comportarsi in quel modo:chissà chi…
Desidero replicare al commento lungo ed articolato di Fabrizio, ribadendo un concetto semplicissimo.Il male endemico di questa classe politica spudorata ed indeguata non è soltanto legato all'anagrafe. Se così fosse la soluzione sarebbe a portata di mano con un pensionamento di massa e senza neppure i ringraziamenti di rito. Dopo il mio articolo è stata divulgata la notizia del coinvolgimento di un giovane consigliere dell'Italia dei Valori della Regione Lazio (32 anni) nell'uso disinvolto dei fondi destinati ai partiti per promuovere la politica nel territorio. La mia generazione si è avvicinata alla politica con sincera passione (da Destra e da Sinistra)e "sacro furore" facendo sacrifici enormi e, in qualche caso, pagando con la vita. I giovani di oggi sono decisamente più disincantati, più delusi e giustamente scettici sulla funzione della politica. Vedo molto disimpegno e poca voglia di mettersi in gioco e di partecipare. Finisce, purtroppo, che a scendere in campo siano molto spesso elementi cinici e spregiudicati alla ricerca di soldi e visibilità.Rottamare la vecchia politica vuol dire rompere equilibri consolidati e dare un calcio al malaffare. Ma qui l'anagrafe non c'entra proprio niente.