Le sentenze si rispettano, non si commentano. Per questo Libera Castiglioni non si lancerà in invettive o critiche contro la decisione della Corte dei Conti di archiviare il procedimento sul danno erariale relativamente ad alcuni atti delle amministrazioni PD che hanno governato a Castiglioni negli ultimi 20 anni. Altri procedimenti aperti presso la Procura della Corte dei Conti di Firenze e la Procura della Repubblica di Arezzo aspettano di arrivare a compimento e ci auguriamo che al più presto a questo travagliato percorso possa essere messa la parola fine.
Visto però che l’attuale segreteria dello stesso PD si lascia andare alla gioia più sfrenata, pare opportuno chiarire che, anche se non sono configurabili profili di illecito amministrativo, non si può dire la stessa cosa per quanto riguarda le responsabilità politiche di quelle giunte. Il dissesto c’era. Il Ministero, l’ex sindaco Cesarini, il commissario Guarino, la commissione d’inchiesta sono stati unanimi nel confermarlo. Che poi la devastazione delle casse comunali sia stata compiuta per incapacità, per negligenza o per un preciso piano di accaparramento del consenso (assunzioni non necessarie, lavori pubblici inutili, consulenze esorbitanti) ci interessa fino ad un certo punto. Ciò che conta sono i danni economici e di immagine prodotti a Castiglion Fiorentino, i cui cittadini solo ora se ne stanno tirando fuori, a seguito di pesantissimi sacrifici e tribolazioni. E proprio i castiglionesi a maggio 2014 hanno scritto l’unica ed inappellabile sentenza definitiva sulla questione: fuori il PD, in tutte le sue molteplici forme, dalla gestione della cosa pubblica a Castiglioni.
Tutto il resto lo porta via il vento, comprese le assurde polemiche su un post scritto su Facebook da un consigliere comunale di Libera Castiglioni: discutibile? Inappropriato? Diremmo più che altro una battuta da bar o da Casa del Popolo, posti nei quali la gente comune certe frasi le dice tutti i giorni e nei quali i Piddini radical chic non entrano più, essendo troppo concentrati nel cavillare qua o là, ergendosi a massimi esponenti di quello che il grande linguista Cesare Marchi definiva “il linguaggio della vaselina”. Beh, se tutto ciò che avete da imputare alla attuale Amministrazione Comunale sono queste sciocchezze, è evidente che la bontà di ciò che viene fatto è incontestabile anche da parte vostra.
Vi auguriamo che i vostri soliti 1400 elettori scarsi condividano la vostra linea, altrimenti tra quattro anni vi sentirete ancor più soli.