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Lettera del Comitato Tutela Valdichiana agli elettori del PD castiglionese

Cari Amici,
le ultime vicende castiglionesi impongono alcune riflessioni a tutti, in particolare a coloro che in buona fede hanno rinnovato la fiducia al PD (Insieme per Castiglioni), credendo a chi fino alle ultime elezioni descriveva una situazione finanziaria più che rosea. Orbene, cosa è successo in questi mesi è sotto gli occhi di tutti e – anche se ufficialmente ancora non è stato accertato di chi siano le responsabilità – appare chiaro che qualcuno le debba pur avere, “qualcuno” che per comodità chiameremo “la banda del buco”.

A tal proposito auspichiamo che gli organi preposti (Magistratura) facciano rapidamente chiarezza sulle responsabilità.
Abbiamo letto negli ultimi tempi lettere e interviste significative, dove personaggi di spicco della maggioranza comunale, che ha governato negli ultimi anni, hanno dichiarato di non aver saputo quale fosse la vera situazione finanziaria castiglionese.
Ricordiamo l’intervista di un ex assessore che ha dichiarato che se avesse avuto la consapevolezza del dissesto comunale, non si sarebbe ripresentato alle ultime elezioni.
Ricordiamo l’intervista all’ex sindaco Enrico Cesarini (per 5 anni assessore al bilancio), che ha parlato di fatture e spese a lui sconosciute. Ricordiamo il recente documento di Area Democratica, dove alcuni iscritti e simpatizzanti del PD castiglionese, nella sostanza criticano un certo modo di amministrare il comune e gestire il partito, chiedendo una
discontinuità con il passato e TRASPARENZA!
Più o meno dello stesso tenore, quanto sentiamo dire ad altri ex amministratori castiglionesi, increduli per quanto accaduto e ignari.
Quindi, appare chiaro come “la banda del buco” tenesse all’oscuro di taluni fatti e circostanze, perfino i vertici dell’amministrazione comunale, oltre – è chiaro – gli iscritti e gli elettori del partito e la cittadinanza tutta.
A questo punto, è d’obbligo porsi qualche domanda. Ma i signori della “banda del buco”, che sono riusciti a tenere nascoste fatture e spese, nonché a mentire sui numeri – che non è difficile verificare, come in effetti è poi avvenuto – avranno detto la VERITA’ sulla riconversione dell’ex zuccherificio in centrale-inceneritore? Tutte quelle rassicurazioni arrivate in questi anni sulla non pericolosità dell’impianto, sulla mancanza di conseguenze negative per le attività esistenti – legate all’agricoltura di qualità ed all’agriturismo – e sulla inconsistenza di emissioni di sostanze nocive e nano-particelle cancerogene, avranno avuto fondamento o saranno state le “sorelle” delle assicurazioni sulla solidità finanziaria del comune?
Ve la sentite davvero di prendere per oro colato, tutto quanto ci è stato detto in questi anni? O chi lo diceva, lo faceva magari per interessi e/o tornaconti che oggi si incominciano ad intravedere?
Noi, che non abbiamo creduto a quelle parole fin da subito, ci crediamo ancor di meno oggi. Tanto più dopo aver toccato con mano l’arrogante comportamento della Power Crop, che incurante dei dettami e dei desiderata di Regione, Provincia, Comune, Cittadini e Associazioni ambientaliste, con inaudita sfrontatezza, ha scelto da sé la localizzazione, le dimensioni e tutto il resto, tentando di porre di fronte al fatto acquisito tutti quanti. Quasi fosse lei, l’unica entità a cui spetta di gestire a piacimento i destini del nostro Territorio.
Cari Amici, ci rivolgiamo a Voi, perché ne conosciamo la sensibilità e la buona fede. Fatevi sentire. Dateci una mano per evitare a Castiglioni un altro disastro, ben più grave e duraturo di quello finanziario, che viviamo oggi.
Alcuni membri del Comitato Tutela Valdichiana, simpatizzanti per il centrosinistra

Michele Lupetti

Colui che nel lontano 2006 ideò tutto questo. Fondatore e proprietario di ValdichianaOggi, dopo gli inizi col blog "Il Pollo della Valdichiana". Oltre a dispensare opinioni sulle cose locali è Beatlesiano da sempre (corrente-Paul Mc Cartney), coltiva strane passioni cinematografiche e musicali mescolando Hitchcock con La Corazzata Potemkin, Nadav Guedj con i Kraftwerk. I suoi veri eroi, però, sono Franco Gasparri, Tomas Milian, Maurizio Merli, Umberto Lenzi... volti di un'epoca in cui sarebbe stato decisamente più di moda: gli anni '70

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Michele Lupetti

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