Cari Concittadini,
volentieri rispondo alla sentita e garbata lettera di Santino Gallorini pubblicata anche su questo sito di domenica 7 agosto 2011, sia perché concordo con alcuni aspetti di essa, sia perché anche io voglio bene al mio “Paese”, infine perché l’occasione mi consente di precisare alcuni punti della mia lettera aperta di alcuni giorni fa. Gallorini sostiene che le spese del Comune sono state troppe ed ingiustificate.
Ho già detto che non è possibile e non sarà mai possibile ottenere il consenso della totalità dei cittadini in relazione alle spese effettuate dalle varie amministrazioni: sarebbe veramente ambizioso e sicuramente improbabile! Vero è che quanto fatto in passato è sempre stato volto a conseguire la massima soddisfazione possibile per tutta la cittadinanza, con la percezione che ne deriva, a detta di molte persone anche non interessate alla vita della nostra comunità, di un paese civile, moderno, rinnovato.
A proposito della Sadam, argomento che ci trova sicuramente su campi opposti, è del tutto infondata l’ipotesi che vorrebbe collegate le maggiori spese effettuate dal Comune ai “benefits” che il progetto prevede in base a precise norme di legge a favore dei territori interessati dalle riconversioni industriali. In proposito occorre sottolineare che gli eventuali benefici economici a favore della collettività ( peraltro di misura annuale molto contenuta ) sarebbero previsti in tempi non certo vicini e legati all’entrata in funzione dell’impianto, che al momento non è neppure prevedibile.
Veniamo ora alla ricorrente domanda ” dove era Cesarini quando si premeva sull’acceleratore…”, rispondo che ero ovviamente al mio posto di assessore con i compiti previsti dalla legge, che sono quelli di indirizzo, scelta politica e guida delle attività amministrative del comune e che non sono quelle di contabilità e di ispezione che la legge attribuisce ad altri. Credo che non sia produttivo continuare ad alimentare uno scontro in merito alle eventuali responsabilità dei vari soggetti, perché ciò è, semmai, di competenza della Corte dei Conti.
A proposito delle giuste “lamentele di fornitori” è noto che le pubbliche amministrazioni, a causa delle annuali manovre finanziarie governative, sono costrette ancora oggi a pagare con forti ritardi i propri impegni di spesa e pertanto le stesse rientravano purtroppo nella norma.
La crisi finanziaria del Comune, come ho avuto modo di dire anche nel corso della campagna elettorale, è complessa sia per la dimensione che per i meccanismi. Le soluzioni attualmente alla nostra attenzione, quale l’utilizzo di assets patrimoniali non strumentali, saranno oggetto di un’attenta analisi per verificarne la convenienza economica alla loro dismissione ( mancanza o scarsa redditività, alto costo delle manutenzioni…).
In questa situazione io e tutta l’amministrazione comunale, con in primo piano i Dipendenti di ogni ordine e grado, siamo impegnati nel cercare di raggiungere il risultato più favorevole per l’intera Comunità Castiglionese, ovvero l’approvazione nei tempi previsti del bilancio di previsione 2011 ed il consuntivo 2010, dal quale ultimo emergerà il definitivo deficit cumulato che graverà sui prossimi bilanci comunali. Si tratta di un impegno complesso a causa di vari aspetti già descritti nella mia lettera precedente, ma che vale la pena di seguire senza alcuna incertezza al fine di porre le basi della soluzione del problema, nella consapevolezza che in caso contrario il Comune di Castiglion Fiorentino verrebbe ad essere amministrato da un commissario governativo nelle forme “speciali” che la legge tassativamente prescrive.
E’ chiaro che la strada intrapresa è sicuramente la più faticosa e difficile, ma è dettata dalla responsabilità dovuta nei confronti di tutti i Cittadini e dalla consapevolezza che la gestione straordinaria del Comune costituirebbe un momento di non partecipazione democratica alla gestione stessa.
Da ultimo ringrazio l’amico Santino Gallorini per l’incitazione iniziale e gli auguri che ha voluto rivolgere all’intera Comunità Castiglionese ed a noi tutti in questo particolare e delicatissimo momento, per la soluzione del quale potrò comunque dire di aver tentato tutte le strade possibili.
Enrico Cesarini
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