{rokbox title=| :: |}images/stories/cortona3.jpg{/rokbox}Egregio Signor Sindaco,
il Comitato tutela di Cortona , a seguito della approvazione in Consiglio Comunale della nostra proposta di legge popolare sulla regolamentazione dell’uso delle biomasse, esprime un parere cautamente ottimistico, non solo per il risultato ottenuto ma anche per l’ unanimità riscossa tra maggioranza e opposizione, che non può che confermare la bontà dei contenuti di questa iniziativa, necessaria per regolamentare una materia tanto strategica quanto delicata. La strada intrapresa non sarà certamente breve ed è questo il motivo che ci rende cauti nei giudizi e ci fa dire: NON BASTA. Bisogna fare di più e in fretta.
Non bastano le buone intenzioni, non bastano i proclami, le dichiarazioni solidali e le pacche sulle spalle.
Servono coraggio, concretezza, prese di posizioni chiare e volontà codificate per la difesa del territorio.
In mancanza ed in attesa di piani energetici provinciali e locali (l’uno non esclude l’altro ma si completano); in mancanza di competenze adeguate negli uffici tecnici; in mancanza di controlli rigorosi più che di nuove leggi; in presenza di una preannunciata intenzione governativa toscana di semplificare ulteriormente gli iter autorizzativi ; vista, e lo diciamo con dispiacere ma inevitabile realismo, la tendenza dell’italiano ad aggirare le regole, trasformare l’Italia in un far west peggiore di adesso sarà ancora più facile, risulta pertanto urgente stilare, come fatto per il fotovoltaico, UN REGOLAMENTO COMUNALE CHE DISCIPLINI L’ISTALLAZIONE DI IMPIANTI A BIOMASSE solide, liquide e gassose, per la produzione di energia elettrica.
La rassegnata affermazione che il Comune non ha competenza in materia energetica, non ci convince. Altri Comuni lo hanno già fatto. Sarebbe oltretutto un’ occasione opportuna per ripristinare un corretto regime di concorrenza ed equilibrio tra le varie fonti rinnovabili, palesemente sbilanciato dal solo regolamento di quelle fotovoltaiche.
Il Comune ha, comunque, competenza esclusiva in materia di salute pubblica pertanto può, anzi dovrebbe, prevenire eventi che possono minarla, alterando l’ambiente inteso come aria, acqua e suolo.
Lo si è fatto per il fotovoltaico che, in fondo, produce solo un impatto visivo. Provincia e Regione tutelano le diversità floro-faunistiche negando l’eolico a Ginezzo, e nessuno, se non i cittadini, si scandalizza se si lasciano margini pericolosamente labili all’ utilizzo delle biomasse che possono, se mal progettate e/o mal gestite, incidere sulla salubrità dell’ habitat umano.
Anche in questo settore, tuttavia, si ha la deludente sensazione che l’apparire prevalga sull’essere !
Si regolamenta l’istallazione di “ quei brutti pannelli “che deturpano il paesaggio e si richiedono opere di mitigazione; si cancellano dai progetti a impatto zero quelle “bruttissime” pale eoliche che alterano lo skyline cortonese, ma non si alza un dito per impedire la replicabilità di impianti simil-Renaia ,inutili quanto dannosi e con effetti “invisibilmente” nefasti sull’ambiente.
E’ inoltre chiaro a tutti che la fortuna di Cortona come meta ( e non “tappa”) di turismo interno e internazionale, non deriva soltanto dalla innegabile bellezza dei suoi vicoli e del MAEC : deriva da una miscela gradevole di bellezze ambientali, artistiche e buon vivere quali esprimono la nostra storia, i monti, la campagna, i villaggi e la nostra Gente.
Per questo motivo Lei può , anzi dovrebbe, impedire speculazioni inutili e dannose che possano inacidire questa miscela: Cortona gliene sarebbe grata.
Cordialmente salutiamo augurando “buona salute” a Lei all’Amministrazione tutta
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