{rokbox title=| :: |}images/leganordbossi.jpg{/rokbox}La Lega Nord Toscana presentando una mozione in Consiglio Regionale ha espresso la sua netta contrarietà all’accoglimento dei rifiuti di Napoli nelle nostre discariche. Se tutte le regioni italiane avessero seguito la scelta dei governatori del Nord di non accogliere la monnezza di Napoli, gli amministratori campani sarebbero stati messi di fronte alle proprie responsabilita’, per risolvere un problema ormai cronico.
Infatti, nonostante l’impegno dei vari Governi che si sono avvicendati alla guida del Paese, la situazione è andata sempre peggiorando. Tutte le Giunte (regionali, provinciali e comunali) campane hanno preferito scaricare le proprie responsabilità sui Governi nazionali anziché cercare una soluzione definitiva con gli strumenti a loro disposizione. Lo stesso sindaco di Salerno, Vincenzo De Luca, che si è impegnato per far raggiungere al suo comune la percentuale del 75 % di raccolta differenziata, ha dichiarato: “Se fossi un amministratore del Nord non prenderei i rifiuti della Campania. Bisogna trovare soluzioni strutturali a questo problema con nuove discariche altrimenti l’emergenza sarà infinita e fra un anno sarà il caos”.
La contrarietà ad accogliere i rifiuti di Napoli nelle discariche toscane trova una fondata ragione nel principio di responsabilità: chi sbaglia paga. La percentuale di raccolta differenziata raggiunta nel comune di Napoli nel 2009 (il 9,6 %) è da quarto mondo. Il responsabile di questa situazione è il sindaco Iervolino che avrebbe dovuto dimettersi e che rimane invece incollata alla poltrona aspettando il soccorso del governo nazionale e delle altre regioni.
Paradossalmente è ancora depositata in Parlamento una proposta di legge diretta ad annullare gli aumenti del 2009 perché quando fu presentata (fine 2009) la situazione sembrava “caratterizzata da un ritorno graduale alla normalità”. Tale proposta di legge porta la firma del capogruppo di Futuro e Libertà Italo Bocchino, che forse vorrebbe premiare la situazione di Napoli con una bella riduzione della tassa rifiuti…
Noi Toscani paghiamo tutti doverosamente la nostra tassa dei rifiuti solidi urbani, in costante aumento soprattutto per le inadempienze dei nostri amministratori. Ricordiamo che i comuni che non raggiungono ogni anno il 40 % di raccolta differenziata (e dal prossimo anno il 65 %) vengono multati e che la tassa dei rifiuti comprende una quota dovuta per il mancato raggiungimento della RD richiesta. Ai fini di trasparenza sarebbe auspicabile che i cittadini potessero sapere quanto pagano in più per le inadempienze dei loro amministratori.
La Lega Nord Val di Chiana Aretina si oppone ad una immorale operazione di smaltimento di rifiuti, che nulla ha a che vedere con la solidarietà nazionale. È strumentale e demagogica la posizione di chi invece di pensare a risolvere i problemi in casa propria, pensa prima a quelli degli altri. Gli impianti di smaltimento dei rifiuti in Toscana non bastano per il nostro fabbisogno, figuriamoci per quello degli altri. Se non saranno costruiti nuovi impianti, già l’ex Presidente della Regione Martini ha previsto un’emergenza rifiuti per la Toscana nel 2011. In un’intervista dello scorso martedì 5 ottobre sul quotidiano “Il Tirreno”, la Bramerini, attuale assessore all’Ambiente della Regione Toscana, ha di nuovo pubblicamente ammesso che le capacità di stoccaggio residue delle nostre discariche destano non poche preoccupazione. Per l’assessore Bramerini, la Toscana, se non vuole fare la fine della Campania, deve realizzare diversi tipi di impianti a tecnologia complessa in modo tale da ridurre notevolmente lo sversamento in discarica dei rifiuti.
Nella nostra regione la media generale della raccolta differenziata nel 2009 si è attestata a quota 38,56, ancora al di sotto della percentuale minima richiesta, che è del 40 %, e che vi sono zone, come la nostra provincia, dove i dati sono assolutamente sconcertanti. In Val di Chiana le percentuali di RD sono le più basse: nei comuni di Cortona e di Castiglion Fiorentino la percentuale (dati 2009) è del 20 %. Il rischio che si determini nella nostra terra una situazione simile a quella campana ha spinto le amministrazioni locali ad accelerare il progetto di raddoppio del termovalorizzatore di San Zeno e della nuova gestione del servizio rifiuti, nonostante le incertezze che riguardano lo scioglimento degli ATO.
Invece di accogliere i rifiuti di Napoli, i nostri amministratori dovrebbero preoccuparsi raggiungere al più presto in tutta la Toscana la percentuale minima di raccolta differenziata richiesta dalla legge e a dotarsi degli impianti di smaltimento dei rifiuti necessari.
In un moderno stato federale, il cui avvento può salvare il nostro Paese dalla disgregazione, ogni regione deve lavorare per permettersi l’autosufficienza non solo economicamente, ma anche nello smaltimento dei rifiuti attraverso adeguati strumenti che permettano di ridurre considerevolmente la quantità di rifiuti prodotti e stoccati.
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