{rokbox title=| :: |}images/leganordbossi.jpg{/rokbox}È stata presentata a Firenze, a Palazzo Strozzi, l’esposizione che si terrà a Cortona presso Palazzo Casali dal 5 marzo al 3 luglio del 2011: “Le collezioni del Louvre a Cortona: gli Etruschi dall’Arno al Tevere”. L’occasione è importante per far conoscere ancor di più il nome di Cortona e per sostenere e rilanciare l’economia di tutto il nostro comune che trova proprio nel turismo il suo motore.
In considerazione di questo evento, la Lega Nord Valdichiana Aretina chiede all’amministrazione comunale di dedicare una maggiore cura al monumento di maggiore rilevanza archeologica: le mura etrusche, che circondano Cortona, che attualmente versano in un pessimo stato di manutenzione, in particolare nel tratto che dalla Moreta prosegue fino a Porta Colonia e oltre per la crescita incontrollata ed inguardabile di erbacce sulle fessure, che in certi punti arrivano a nascondere le stesse mura. Se, infatti, è positivo instaurare rapporti di collaborazione con le principali entità museali ed organizzare eventi e mostre come quella del Louvre, non è più ammissibile trascurare la manutenzione dei nostri monumenti.
La Lega Nord denuncia che non tutto il centro storico riceve le dovute attenzioni: chiedendo una maggiore cura per le mura etrusche, auspichiamo per Cortona una diversa concezione di sviluppo, uno sviluppo che sia finalmente omogeneo e non più a macchia di leopardo, come è avvenuto finora con zone più curate e valorizzate di altre.
È stato detto che la mostra “Le collezioni del Louvre a Cortona” segna l’inizio di un più stretto legame tra Cortona e la Francia. Nel 2013 si prevede l’esposizione al Louvre di opere d’arte e reperti archeologici inviati dal MAEC (tra cui probabilmente la Tabula Cortonensis). Tra l’aprile e il luglio del 2011 si terrà a Parigi, al Musée d’Orsay, la mostra sul pittore Gino Severini cortonese di nascita e parigino d’adozione. Da Cortona sarà inviata all’esposizione la Maternità, uno dei dipinti più famosi dell’artista. Purtroppo nella nostra città un evento come il centenario del futurismo è trascorso due anni fa senza ricordare la figura di Severini, uno dei cinque firmatari del manifesto: sarebbe stata sufficiente una sola opera richiesta ad un altro museo (perché non il d’Orsay?) per organizzare una mostra-evento capace di attirare visitatori in un periodo morto dell’anno