Dopo la seconda guerra mondiale la montagna cortonese ha vissuto un lungo periodo di abbandono: soltanto a partire dagli anni ottanta i primi stranieri si innamorarono del suo silenzio e delle sue bellezze naturalistiche ed acquistarono ruderi che poi con denaro e passione rimisero in piedi. Gli abitanti della montagna intuirono le possibilità di guadagno che sarebbero potute derivare dalla ristrutturazione dei ruderi ormai sbarcati che presto tornarono stupendi casolari in pietra nei mesi estivi ambitissimi dai turisti. Con l’arrivo degli stranieri proprietari di case e il boom degli agriturismi la montagna cortonese è tornata oggi a rivivere. Purtroppo latitano le istituzioni pubbliche: gli enti locali offrono servizi inadeguati al peso degli investimenti effettuati dai privati.
Per prima cosa le strade, in molti tratti soggette al pericolo frane, devono essere messe in sicurezza. Mancano poi del tutto i cassonetti per la raccolta differenziata di vetro e di plastica, mentre quelli dell’indifferenziata non vengono lavati ed eventualmente riparati o sostituiti. È l’ora che l’ADSL arrivi anche a Portole ed in altre piccole realtà, per consentire ai privati titolari di attività ricettive di essere competitivi sul mercato. La montagna è praticamente accessibile solo agli automuniti perché delle tre corse di servizi di trasporto pubblico abitualmente effettuate nel corso dell’anno ne rimane soltanto una nel cuore dell’estate.
La Lega Nord Valdichiana esorta le istituzioni locali ad assolvere ai loro doveri garantendo agli abitanti della montagna un livello accettabile di servizi specialmente nei periodi di massimo afflusso di turisti. È inutile lamentare l’assenza di fondi perché anche qui non sono mancati sprechi di denaro pubblico: con i soldi del Comune di Cortona è stata fatta a Vaglie una strada che conduce senza sbocco al letto di un fiume.
Sarebbe auspicabile che l’amministrazione comunale di Cortona studiasse efficaci progetti di valorizzazione della montagna: locali e stranieri proprietari di abitazioni potrebbero essere contattati con l’intento di coinvolgerli in iniziative in grado di dare nuova vita a tutta la zona.
La Lega propone di collegare in estate con delle navette il Museo Diocesano di Cortona, con le principali opere di Luca Signorelli, alla chiesa di San Crescentino a Morra nella vicina Umbria, dove il pittore cortonese ha eseguito un mirabile e ancora praticamente sconosciuto al grande pubblico ciclo di affreschi.
Crediamo che un tale progetto consentirebbe ai turisti interessati di conoscere anche le bellezze naturalistiche e i sapori della montagna cortonese perché si potrebbero organizzare dei trekking o delle degustazioni di prodotti tipici. Lo stesso progetto, peraltro, potrebbe collegare il Museo Diocesano con la chiesa di San Francesco di Umbertide (dove si trova la Deposizione di Signorelli) interessando la zona di Mercatale e della Val di Pierle. Anche perché, a quanto ci risulta, Cortona è stata clamorosamente tagliata fuori dalla mostra che sul nostro pittore sarà fatta in Umbria nel 2012. Chiediamo ai nostri amministratori di fare chiarezza al riguardo ed eventualmente di ideare un itinerario signorelliano.
Prendiamo atto dei numeri che, in un momento particolarmente difficile, l’amministrazione in carica a Cortona può vantare in materia di turismo grazie al MAEC e alle attività culturali perseguite all’interno del centro storico ottime iniziative ed attività di promozione. Si tratta ora, come ci è stato segnalato più volte, di estendere tali attività anche al resto del territorio comunale che, fortunatamente, presenta in tutta la sua estensione bellezze naturalistiche e patrimoni artistici.
Marco Casucci
Lega Nord Valdichiana