{rokbox title=| :: |}images/leganordtoscana.jpg{/rokbox}La Regione Toscana (Agenzia Recupero Risorse) ha comunicato i dati per quanto riguarda la raccolta differenziata (RD) nel 2009. Nella nostra Regione la produzione di rifiuti è calata (sia pure di poco) e la media generale della RD si è attestata a quota 38,56 % con un incremento di circa due punti rispetto all’anno precedente. I dati della provincia di Arezzo sono assolutamente sconcertanti.
La situazione è drammatica in Val di Chiana: soltanto i comuni di Foiano e Lucignano hanno raggiunto una percentuale di RD superiore al 30 %. Nei comuni di Cortona e di Castiglion Fiorentino la percentuale di RD è ben più bassa: appena il 20 % circa.
La Lega Nord Arezzo esprime tutta la sua preoccupazione e il suo sdegno per come le amministrazioni locali hanno affrontato la problematica dei rifiuti in Val di Chiana. Ricordiamo che, per legge statale in recepimento delle direttive comunitarie sui rifiuti, i comuni che non raggiungono ogni anno il 40 % di raccolta differenziata (e dal prossimo anno il 65 %) vengono multati. Sono purtroppo i cittadini a pagare per le inadempienze dei loro amministratori: avvertiamo che, anche se non risulta dal bollettino di pagamento, la tassa rifiuti solidi urbani comprende una quota dovuta per il mancato raggiungimento della RD richiesta. La sanzione è calcolata moltiplicando il numero degli abitanti per la differenza tra il 40% che si dovrebbe raggiungere e la percentuale effettivamente raggiunta di raccolta differenziata, per € 0,30; nella determinazione della sanzione si tiene anche conto della riduzione dei rifiuti pro capite. Si comprende così perché la tassa rifiuti solidi urbani risulta essere particolarmente onerosa ed in costante aumento nei comuni della Val di Chiana, come in tutti quelli inadempienti, ben più che nei comuni che raggiungono la percentuale di RD stabilita dalla legge.
Dai regolamenti comunali per la gestione dei rifiuti urbani ed assimilati adottati in recepimento del D.Lgs. n. 22 del 05-02-1997 risultano chiare le responsabilità dei comuni in materia: l’art. 1 del regolamento comunale di Cortona stabilisce “nel rispetto dei principi di efficacia, efficienza ed economicità:… c) le modalità del conferimento, della raccolta differenziata e del trasporto dei rifiuti urbani al fine di garantire una distinta gestione delle diverse frazioni di rifiuti e promuovere il recupero degli stessi”, mentre l’art. 2 dispone che: “il Comune provvede all’organizzazione e alla gestione del servizio relativo ai rifiuti urbani e alla tutela igienico sanitaria dell’ambiente e della cittadinanza sul territorio comunale secondo le forme di gestione previste per legge”.
Il Comune di Cortona non può quindi scaricare le sue responsabilità per la mediocre percentuale di RD raggiunta, sul soggetto attualmente affidatario del servizio, la Sogepu, caso unico in Val di Chiana. È noto che, a seguito della legge regionale 61/2007 e dell’accorpamento degli Ato di Arezzo, Siena, Grosseto, il 31 dicembre avverrà il passaggio tra la Sogepu e il nuovo soggetto affidatario, presumibilmente l’Aisa, la società aretina che già raccoglie i rifiuti urbani per gli altri comuni della Val di Chiana. La Lega chiede che tale fase di transizione si svolga nella massima trasparenza ed auspica che il Comune di Cortona si impegni alacremente al fine di aumentare la percentuale di RD.
Auspichiamo che le forze politiche che si richiamano nel loro nome alla causa ecologista sappiano esercitare una forte pressione politica sulle giunte da loro sostenute al fine di aumentare la percentuale di RD: ci aspettiamo che la loro proclamata fede ambientalista prevalga su vecchie logiche di potere. È noto che la bassa percentuale di RD, oltre alla saturazione delle discariche esistenti e alla difficoltà di individuarne altre, hanno portato alla drammatica situazione della provincia di Napoli. Nonostante le incertezze che riguardano lo scioglimento degli ATO, il “pericolo Campania” ha finito, infatti, per dare nella nostra provincia un’accelerata al progetto di raddoppio del termovalorizzatore di San Zeno e alla nuova gestione del servizio rifiuti. Al bando di preselezione per l’affidamento della raccolta, per la durata di 15 anni nella Toscana del Sud e il raddoppio dell’impianto di San Zeno (cui sono stati destinati 80 milioni di euro), hanno risposto tre aziende: il gruppo toscano Progetto 6 con all’interno Aisa e due giganti del settore: Hera di Bologna e Iren società quotata in Borsa nata dalla fusione di due altre aziende. La delicatezza della materia e l’entità dei capitali in gioco esigono la massima trasparenza delle procedure di affidamento