Le strane “coincidenze” di Andrea

Questo giornale on line ha pubblicato nei giorni scorsi un intervento del Sindaco Vignini che esprimeva la sua amarezza ed il suo stupore per l’ennesimo atto di vandalismo e di microcriminalità che ha colpito il nostro Comune: la rottura delle porte e l’allagamento dei locali della scuola elementare “A.F. Paliotti” di Terontola. Sono sentimenti sinceri che mi sento di condividere anche se è singolare, da parte del primo cittadino, la considerazione che quegli eventi “coincidano in maniera quanto meno sospetta con la riunione del Comitato per la sicurezza e l’Ordine Pubblico nel quale erano state adottate decisioni per dare una risposta seria al problema”.

E’ vero: “si è voluto colpire una scuola simbolo di una comunità”.

Sono parole che avrei potuto utilizzare anch’io, attribuendo loro una valenza ed un significato molto diversi.

Il nostro territorio, ormai da mesi, è interessato da significativi episodi di microcriminalità che creano allarme sociale, insofferenza, paura e riprovazione.

Cittadini stranieri sono stati protagonisti di episodi di violenza ai danni di giovani del luogo, in qualche caso, con la colpevole ed imbarazzante indifferenza di chi era presente e ha ritenuto di defilarsi e di non intervenire.

I furti nelle case sono all’ordine del giorno e l’episodio di vandalismo che ha interessato la scuola di Terontola è l’ultimo di una lunga serie di reati perpetrati impunemente ai danni di plessi scolastici.

La scuola elementare di Camucia frequentata da mio figlio Flavio ha dovuto registrare recentemente l’intrusione di alcuni delinquenti che hanno arrecato danni e rubato alcuni computer.

Come si corre ai ripari? In un modo soltanto: con una legislazione più severa, con pene certe per chi si macchia di questi reati e presidiando il territorio.

Occorre anche prendere atto che il clima di sostanziale impunità favorisce reati di questo tipo compiuti, molto spesso, da cittadini stranieri disperati che non hanno niente da perdere e sono del tutto estranei alla nostra comunità.

Trovo curioso che i Carabinieri di Camucia, con tutte le gravi emergenze del nostro territorio, abbiano il tempo per chiamare il sottoscritto durante l’orario di lavoro per invitarlo a togliere un manifesto che muove critiche fondate al Ministro congolese Cecile Kyenge, paladino dei clandestini a cui sono riconducibili la maggior parte dei reati compiuti nel nostro sciagurato Paese.

Ma a meritare attenzione devono essere soprattutto le proposte per scoraggiare la delinquenza e garantire una maggiore presenza nel territorio.

E’ qui che le mie idee e quelle del sindaco divergono, è qui che emerge la differente coscienza sociale e la sensibilità politica.

Veniamo alle proposte.

Circa tre anni fa ho scritto ad Andrea Vignini, invitandolo a prendere contatti con Ferservizi, la società del gruppo FS che gestisce parte del patrimonio immobiliare, per utilizzare proficuamente i locali commerciali della stazione di Camucia.

Avevo formulato due ipotesi praticabili:

Chiedere un comodato gratuito dei locali da destinare a fini istituzionali da parte dell’Ente Locale (ad esempio ufficio dei vigili urbani, URP, ufficio turistico);

Stipulare un contratto di affitto a condizioni naturalmente più vantaggiose di quelle che sono praticate da privati.

Ma non mi ero limitato a questo: avevo preso contatti con i colleghi di Ferservizi, mi ero procurato una planimetria dei locali e chiesto un appuntamento a cui avrebbero dovuto partecipare rappresentanti del Comune di Cortona.

In via riservata avevo anche parlato dell’eventuale canone d’affitto davvero molto contenuto.

Il Comune avrebbe potuto destinare parte di quei locali ai Vigili Urbani e parte all’Ufficio Relazioni con il Pubblico. Avrebbe potuto spuntare un prezzo ancora migliore se avesse garantito la pulizia della sala d’attesa della Stazione che, ormai da anni, è impresenziata ed in balia di sbandati e malintenzionati.

Dal Sindaco non ho avuto alcuna risposta semplicemente perché le soluzioni prospettate non sono in linea con la logica che anima gli amministratori.

Si sceglie di non destinare all’URP un ampio locale della Stazione Ferroviaria dotato di un grande parcheggio, si sceglie di pagare un canone di affitto molto più elevato ad un privato…

Si mettono parchimetri davanti all’URP di Camucia (ma anche davanti ad una lavanderia e ad un’Agenzia di viaggi….) per penalizzare i cittadini, sempre e soltanto loro.

Tra tanti “Bla, Bla, Bla” ho voluto raccontare la proposta concreta di un cittadino impegnato in politica che, senza voler apparire, si è adoperato per il bene della cittadinanza nel proprio ambito professionale alla ricerca di una soluzione senza limitarsi ad enunciare problemi.

Occorre avere la capacità di ascoltare senza sciocchi pregiudizi perché in una comunità tutti sono chiamati a dare il proprio contributo oltre ad esercitare il sacrosanto diritto di critica.

Rinnovo l’invito al Sindaco che mi ha definito indegno di appartenere alla comunità cortonese perché sullo “Jus soli”, sulle seconde case degli italiani da destinare ai Rom, sul 10% dei posti nelle imprese da destinare agli immigrati… non la penso come il Ministro congolese del PD.

Diamoci da fare.

Domani è già tardi.

I nostri errori, le nostre omissioni, le nostre incertezze… sono destinate ad essere pagate a caro prezzo dai nostri figli.

Mauro Turenci

[.noresp.]