In questi giorni, nelle cassette postali dei resistenti del Comune di Sinalunga viene distribuito un volantino prodotto dall’Associazione Don Chisciotte. Abbiamo pensato di condividere in questo modo le nostre idee sulla costruzione dell’impianto a biomasse per la produzione di corrente elettrica previsto nei pressi dell’abitato di Pieve. La centrale alimentata con scarti vegetali dovrebbe bruciare a ciclo continuo migliaia di tonnellate di cosiddette biomasse.
Raccogliendo molte delle preoccupazioni dei cittadini, vorremmo mettere in chiaro quelli che sono secondo noi le problematiche di questo impianto, partendo dal concetto che tutto ciò che brucia produce residui e fumo.
Il volantino è frutto di un documento nato in seno all’Associazione , figlio di una profonda discussione interna. Divulgandolo abbiamo voluto fornire informazioni basilari a tutti i cittadini su cosa sta succedendo nel Comune di Sinalunga. Inoltre vogliamo offrire alla popolazione degli spunti di riflessione sull’impatto che questo impianto potrebbe avere per il nostro paese e per quelli confinanti. Gli allarmismi e le troppe rassicurazioni ingenerano confusione e distolgono dal problema. Dobbiamo capire se il consumo di risorse del nostro territorio porterà benefici adeguati oppure solo un impoverimento di queste risorse, della qualità della vita e della capacità attrattiva del Comune di Sinalunga.
L’Associazione Don Chisciotte pensa, per la serie di motivi esposti nel documento, che questo tipo di impianto, per un paese come Sinalunga, sia inopportuno. Lo scopo della nostra azione è quello di alzare il livello della discussione su questo importante argomento sperando che il forte dissenso dell’opinione pubblica, possa spingere le autorità competenti a dare parere negativo per la realizzazione di un inceneritore di questa portata.