Come avrebbe detto Totò, è la somma che fa il totale. Non si tratta di disquisire delle singole figure che compongono la lista Bittoni: Paolo Scarpini, piuttosto che qualcun altro. E’ tutto quello che ha riguardato, nel complesso, la candidatura della lista “Democratici per Castiglioni” e la presentazione della lista stessa che ha del paradossale e che non è credibile. Proprio la risposta di Scarpini mi costringe oggi a ribadire un concetto che in quel comunicato ho già espresso.
Non si deve fare il sindaco o il consigliere ad ogni costo. Ed io non ho mai voluto farlo ad ogni costo, a maggior ragione considerato che mai avrei accettato di partecipare ad una lista che riuniva le arcinote (ahimè) figure del PD castiglionese. Stante i nomi che il partito e le varie anime del PD avrebbero voluto proporre/imporre per la lista, il costo che avrei dovuto pagare sarebbe stato quello che oggi paga la lista di Bittoni: una forte ingerenza dall’esterno, ovvero da quell’ala del PD che continua a lavorare nel retrobottega, nelle stanze in cui si tenta di garantire a qualche vecchio amministratore, ormai decaduto (ma che non si arrende), magari una poltrona all’ICEC, oppure al Serristori, o chissà dove ancora.
Non è questo che meritano i Castiglionesi. Di questi mezzucci e di queste losche operazioni sono stufi a dovere. Ed io non ho voluto prestarmi a tale sistema di cose. Per questo ho pronunciato un NO ancor più secco: che voleva essere un NO verso queste logiche di potere e verso gli schemi arcinoti degli scambi politici.
Proprio essendo io convintamente di sinistra, non ho tollerato oltre, soprattutto dopo aver visto che il PD a Castiglion Fiorentino (ma al punto in cui siamo giunti potrebbe anche essere chiamato PB) è diventato solamente una sigla svuotata di significato e non più un insieme di ideologie da condividere; è diventato un partito che si è svuotato dall’interno per colpa di così tanti personalismi e bramosie di potere.
Ma poi che significa che Scarpini ha sostenuto Gallorini fino alla fine, per poi decidere, a pochi metri dal traguardo, che poteva, volendo, anche andar bene Bittoni? E così suppongo abbiano ragionato altri della lista: disposti ad appoggiare chi capitava? Come se i programmi proposti da Gallorini potessero andar bene anche a Bittoni. Come se sostenere Gallorini o qualcun altro non facesse differenza, pur di sperare in un agognato “posto al sole”.
Detta in altro modo: non mi spiego come sia possibile aderire ad una lista che il venerdì sera aveva un candidato a sindaco, un simbolo, un programma ed una serie di candidati consiglieri, ed il sabato mattina appoggiare un altro candidato a sindaco, accettare un programma diverso e decidere di stare con compagni di lista diversi. Va bene che la notte porta consiglio, ma qui si parla di governare un Paese per i prossimi cinque anni, e tutto questo non si improvvisa in una notte !!
Ho la netta sensazione che ancora non si conoscano tutti i retroscena della vicenda e che molte pentole meriterebbero di essere scoperchiate; così come non si conosce, al momento, come avrebbe fatto la lista di Bittoni a raccogliere nelle due o tre ore del sabato mattina le firme necessarie per presentare la candidatura.
Ma una cosa è certa: continua ad essere la somma a fare il totale !!
E fino a che il PD comunale non avrà la forza di liberarsi da fantasmi del passato così ingombranti, il centro-sinistra castiglionese non vedrà mai quel rinnovamento di cui invece avrebbe tanto bisogno: “solo epurandosi un partito si rafforza”.
Lara Lazzeroni Consigliere Comunale Lista Civica “Cittadini Uniti”